In provincia, da inizio pandemia, 2.068 vittime con 1,8 decessi al giorno. Più colpiti gli uomini

MANTOVA – Sono 2.068 le vittime da Covid registrate in provincia di Mantova da inizio pandemia: numeri che si traducono in una media (calcolata su tre anni, quindi 1095 giorni) di circa due decessi al giorno (per la precisione 1,88 per la precisione). Questi i dati, come riportato da La Voce di Mantova, aggiornati a ieri, Giornata nazionale per le vittime del Covid-19.

L’ultima vittima, secondo il portale dell’Osservatorio Epidemiologico di Ats Val Padana, per Covid è del 12 marzo mentre in questo ultimo mese le vittime causate dal Coronavirus a Mantova sono state 7. In generale la letalità è molto bassa fino ai 70 anni di età.
Maggiori i decessi, secondo i dati riportati, tra gli uomini soprattutto dalla settantina.
Dei 20168 deceduti per Covid il 90% (1863) rientrano nella fascia d’età degli over 70, per un tasso di letalità del 7%. Nella fascia d’età 51-70 anni sono state, invece, 173 le vittime, ovvero l’8% del totale, con una percentuale di letalità sotto l’1%, come anche per la fascia d’età 19-50 anni, che ha contato 23 vittime, mentre sono stati due i decessi nella fascia compresa tra 0 ed i 18 anni.

La letalità sul totale dei decessi è dell’1% rispetto al numero complessivo di casi registrati nel mantovano (181.409 fino al 28 febbraio).

Covid che ora sembrerebbe molto meno diffuso anche se negli ultimi mesi si ha avuto “un andamento altalenante – scrivono nell’ultimo report di Ats Val Padana – con picchi di contagio che si presentano ciclicamente e con la stessa intensità. Al momento è possibile osservare un andamento calante dei contagi. Lo stesso comportamento si osserva in tutti i distretti di Ats e tra gli operatori sanitari. Il numero dei decessi rimane esiguo ma ancora non nullo”. E se negli ultimi sette giorni l’incidenza ed i casi di Covid sono calati è, però aumentato il numero di pazienti ricoverati per Covid: sono 53, di cui 2 in terapia intensiva.