La chiesa di Carbonarola diventa santuario: il riconoscimento avverrà il 18 giugno

BORGOCARBONARA  – La chiesa di Carbonarola diventa santuario.
Un “riconoscimento che sta a significare come questo luogo e le celebrazioni che proporrà potranno legittimamente rappresentare un sicuro riferimento spirituale per quanti sono alla ricerca di Dio, anche attraverso l’intercessione dei suoi amici che – come la beata Osanna Andreasi, che a Carbonarola è nata – oggi sono indicati come santi e beati, modelli e figure di riferimento per tutti i credenti. Tale riconoscimento accoglie quanto il sensus fidelium ha già intuito da secoli, e precisamente il fatto che questo luogo è meta di pellegrinaggio per quanti cercano un po’ di silenzio e intimità con il Signore Gesù” sottolineano dalla diocesi.

Il riconoscimento avverrà domenica 18 giugno, anniversario della morte della Beata, alle ore 21, all’interno di una solenne celebrazione eucaristica presieduta dal vescovo Marco Busca, che si concluderà con una processione sull’argine del grande fiume, che scorre accanto al Santuario. Durante la celebrazione verrà letto il decreto di elevazione a Santuario.

Già dai prossimi mesi di luglio e agosto sarà garantita la celebrazione di una messa alle 21 tutti i venerdì, preceduta dalla preghiera del rosario e dalla presenza di un confessore.

Il vescovo ha anticipato che nominerà presto anche un Rettore, al quale affiderà l’animazione spirituale e liturgica del piccolo Santuario addossato alle rive del Po.
“In questi mesi abbiamo potuto apprezzare il grande coinvolgimento di tante persone che si sono rese disponibili, organizzandosi anche nella forma di un Comitato del Santuario. Anche il Comune di Borgocarbonara si è speso, tra le altre cose, per i pellegrini che arriveranno, organizzando la segnaletica turistica e collocando alcuni tavoli da pic-nic accanto al Santuario, negli spazi verdi già muniti di panchine e acqua potabile. La parrocchia mette a disposizione servizi igienici e una Sala del Pellegrino per eventuali necessità. I gruppi potranno celebrare la Messa facendo preventivamente richiesta” spoegano sempre dalla diocesi.

Sia sabato 17 che domenica 18 giugno anche a Mantova si svolgeranno alcuni appuntamenti per onorare la memoria della Beata Osanna Andreasi.

Sabato alle 9 al Museo diocesano di piazza Virgiliana a Mantova si terrà un incontro dal titolo Sinergie. Costruire legami per generare futuro | Osanna Andreasi tra annuncio e profezia.

Domenica 18 dalle 11 a Casa Andreasi celebrazione eucaristica presieduta dai padri Domenicani e presentazione del dipinto “Beata Vergine Immacolata, san Ludovico e la beata Osanna Andreasi”.

Alle 18 in Duomo apertura dell’urna con le spoglie della beata e celebrazione eucaristica.

La chiesa dell’Immacolata Concezione della B.V. Maria e della Beata Osanna Andreasi è un singolare edificio di culto ubicato nell’abitato di Carbonarola, piccolo borgo del territorio orientale mantovano a poca distanza dal più ampio paese di Carbonara di Po.

Incuneata in una profonda ansa formata dal Po, fra la campagna e l’argine maestro del fiume, nella sua unicità architettonica questa chiesa è considerata “uno dei rari esempi di edifici di culto a pianta ellittica del territorio mantovano”. La paternità del progetto è tuttavia ancora tema di dissertazione.1)

Storia della chiesa di Carbonarola

La chiesa fu edificata per volontà del vescovo di Casale Monferrato Scipione Agnelli Maffei per la particolare devozione che egli portava alla Beata Osanna ma anche “a motivo che gli abitanti, essendo troppo lontani (da Carbonara) potessero ascoltar messa e istruirsi nella religione”. L’edificio fu eretto a chiesa parrocchiale con il consenso di mons. Masseo Vitali, vescovo di Mantova, nel 1649, anno che coincideva con il bicentenario della nascita della Beata Osanna Andreasi, a cui la chiesa fu dedicata.
Nel 1764, per volontà del marchese Ottavio Dalla Valle, famiglia subentrata agli Agnelli nel giuspatronato, la struttura architettonica originaria ebbe un cambiamento: “per rendere più ampia e comoda la chiesa stessa” venne infatti allungato lo spazio dietro l’altare Maggiore con la costruzione del coro, ampliamento che prevedeva la sistemazione “più addietro” dello stesso altare maggiore.