Le foto sull’emergenza Covid esposte nella hall del Poma. Nasce Hallart che ospiterà mostre tutto l’anno

MANTOVA – Una ventina di foto in bianco e nero scattate durante l’emergenza pandemica da Mario Fiorito, infermiere del reparto di Terapia Intensiva, Anestesia e Rianimazione di Mantova. Scatti di grande intensità, da cui traspaiono le emozioni degli operatori sanitari che si sono spesi in tutti i modi per fronteggiare l’emergenza Covid.
E’ la mostra dal titolo “I loro occhi le loro mani. La prima ondata Covid negli sguardi e nei gesti dei professionisti della Rianimazione’ inaugurata questa mattina nella hall dell’ospedale Carlo Poma dal direttore generale Mara Azzi affiancata da Fiorito, dal primario del reparto di Terapia Intensiva Salvatore Casari e dalla responsabile Ufficio Stampa e Comunicazione di Asst Elena Miglioli.
Alla cerimonia è intervenuto anche il prefetto Gerlando Iorio, il questore Giannina Roatta e il presidente della Provincia carlo Bottani.

L’infermiere-fotografo ha raccontato la verità della pandemia in oltre mille scatti: una settantina di colleghi incorniciati mentre si dedicavano spasmodicamente a malati stipati ovunque, “per fare memoria di un momento durissimo e straordinario, che resterà nella storia”: “Dopo un momento di imbarazzo iniziale, era la stessa équipe a chiedermi di catturare questo o quell’istante, mostrando il grande lavoro svolto per quello che era, senza aggiungere o togliere nulla. In quel frangente, è emerso il meglio delle persone, l’umanità che ci salva”.
La mostra sarà visitabile sino all’11 febbraio, poi sarà esposta in via definitiva nel reparto di Terapia Intensiva, Anestesia e Rianimazione dell’ospedale.

Ma nella hall del Poma d’ora in avanti ci saranno sempre mostre di artisti. La dirigenza di Asst ha voluto infatti chiamare Hallart lo spazio espositivo permanente all’ingresso del nosocomio cittadino.
Ospiterà mostre a ciclo continuo che si alterneranno nel corso di tutto l’anno. È l’idea dell’area Ufficio Stampa e Comunicazione di Asst Mantova, nell’ambito del più ampio progetto Arte in ospedale, che dal 2009 diffonde la bellezza nei luoghi di cura, grazie a svariati interventi artistici nelle strutture aziendali.

La parola chiave è partecipazione. La comunità contribuisce infatti a costruire una sanità dal volto umano. Così Asst potrà scegliere di propria iniziativa le opere da esporre, ma offrirà anche l’opportunità agli artisti o ai fotografi di candidarsi, proponendo le loro opere per un’esposizione (le modalità di presentazione della propria candidatura sul sito www.asst-mantova.it, sezione Ufficio Stampa e Comunicazione). Un comitato istituito dall’azienda – composto da dipendenti e membri esterni appartenenti al mondo dell’arte – ne valuterà l’idoneità e il valore artistico. Sarà quindi programmato il calendario degli eventi.

“Si parte dal presupposto che l’arte possa alleviare le preoccupazioni, trasfigurare la sofferenza – spiega la responsabile dell’area Ufficio Stampa e Comunicazione Elena Miglioli – curare due volte: è terapeutica per chi cura e per chi è curato. Non parla solo al malato e ai suoi familiari, ma anche agli operatori. La bellezza genera benessere, familiarità, senso di accoglienza, desiderio di condivisione e quindi fiducia”.

Soddisfazione per il direttore generale Mara Azzi: “Vogliamo prendere in carico le persone a 360 gradi. La bellezza aiuta ad affrontare le cure con uno spirito diverso. Ho portato avanti progetti affini legati all’arte anche nella mia esperienza professionale precedente”.

ARTE IN OSPEDALE

 I principali interventi artistici sono stati realizzati coinvolgendo gli studenti del liceo artistico Giulio Romano di Mantova, con la collaborazione dell’Accademia di Belle Arti di Brescia e di artisti affermati, il sostegno di partner privati e istituzionali.

I principali progetti

  • 2009 Hospice | Mettiamoci la faccia
  • 2011 Neuropsichiatria Infantile | Fuori dall’ombra
  • 2014 Pronto Soccorso | Dottorso (in collaborazione con l’artista Federico Bassi)
  • 2018 Hospice | Concorso di idee per la decorazione del reparto
  • 2018-2020 Mense ospedaliere | Chef in ospedale: Diamo gusto alla salute
  • 2020 Chirurgia Senologica | Le donne dell’arte
  • 2022 Neonatologia e Terapia Intensiva Neonatale | Ospedali dipinti (a cura dell’artista Silvio Irilli)

Il progetto più imponente è Wallart, partito nel 2012 e concluso del 2021. Ha visto impegnati gli studenti del Liceo artistico Giulio Romano, del Liceo artistico Dal Prato di Guidizzolo e dell’Accademia di Belle Arti di Brescia – coordinati da popolari street artists – nella realizzazione di un’opera lunga 295 metri, sul muro che costeggia il parcheggio dell’ospedale di Mantova.

Sono stati rappresentati: i volti dei Nobel italiani Mario Capecchi, Rita Levi Montalcini, Renato Dulbecco e Salvador Luria, tratteggiati dal collettivo artistico Orticanoodles; una frenetica Mantova, con alcuni dei suoi personaggi storici e degli scorci più suggestivi, secondo la visione di Cristian Sonda; gli artisti mantovani nei secoli, pensati da Davide Tolasi.

 

 

 

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