QUISTELLO – Recentemente, la dottoressa Luisa Lavagnini, figura di spicco nel panorama italiano, ha condiviso la sua visione di “Mantova cittadella universitaria ideale” con i membri del Rotary Club Mantova Sud. In qualità di coordinatore generale della Fondazione UniverMantova, la dott.ssa Lavagnini ha illustrato l’importanza e l’organizzazione di questa realtà, nata nel 2001 con l’obiettivo di valorizzare l’università nella città dei Gonzaga.
Una carriera all’insegna dell’innovazione
Introdotta dal vicepresidente Alberto Ruberti, Luisa Lavagnini vanta un curriculum di tutto rispetto. Laureata in Fisica, ha alle spalle oltre trent’anni di esperienza nel gruppo Eni, ricoprendo ruoli di alta responsabilità come direttore di Business e di Ricerca & Sviluppo per Versalis (la società petrolchimica di Eni) e, successivamente, come direttore della Ricerca e Sviluppo dell’intero Gruppo ENI.
La missione per l’Università Mantovana
Oggi, Luisa Lavagnini è interamente dedicata alla promozione e all’ampliamento dell’offerta formativa universitaria di Mantova. I suoi obiettivi principali includono: espansione dell’offerta formativa: Rendere l’università mantovana sempre più ricca di corsi e opportunità; trasferimento tecnologico: Favorire il passaggio di conoscenze e innovazioni dall’università alle imprese; ricerca universitaria: Sostenere e sviluppare la ricerca scientifica; collaborazione con gli stakeholder: Creare un forte legame tra l’università, le istituzioni e le imprese del territorio.
Tutto questo per trasformare Mantova in un vero e proprio Polo Universitario, un centro di competenze avanzate e un motore di sviluppo per le aziende locali.
Un futuro di riferimento internazionale
Durante il suo intervento, Lavagnini ha espresso il desiderio che Mantova possa diventare un punto di riferimento accademico non solo a livello nazionale, ma anche su scala più ampia. Ha sottolineato che gli scopi principali della Fondazione UniverMantova sono promuovere e gestire la crescita del sistema universitario, incentivando iniziative didattiche e di ricerca che rispondano alle esigenze di sviluppo del territorio e facilitando l’interazione tra mondo accademico, industriale e pubblica amministrazione.
Ha inoltre elencato le numerose realtà che fanno parte di questa importante rete, tra cui spiccano il Politecnico di Milano, l’Università di Modena e Reggio Emilia (UniMoRe), l’Università di Brescia, le lauree universitarie del “Carlo Poma”, la Regione Lombardia, gli Istituti Santa Paola per il restauro, gli Istituti Tecnologici Superiori (ITS Academy), il Conservatorio Lucio Campiani, la Provincia, il Comune, la Camera di Commercio e l’Associazione Industriali.
Dibattito e Open Day
La relatrice ha ribadito l’importanza di un dialogo costante e aperto con la cittadinanza, un dibattito che si è sviluppato nel corso degli anni. Ha anticipato un prossimo importante appuntamento: il 9 luglio si terrà un Open Day per tutta la mattinata, un’occasione imperdibile per scoprire da vicino le opportunità offerte dall’università a Mantova.
In chiusura, Luisa Lavagnini ha pronunciato una frase che riassume la sua visione: “Credo all’università a Mantova, non di Mantova”. Un messaggio che sottolinea l’importanza di un’università integrata e proiettata nel futuro della città.