MOTTEGGIANA – È stato inaugurato oggi il cavalca ferrovia di Motteggiana, al termine dei lavori di ristrutturazione delle strutture portanti del sovrappasso lungo la linea ferroviaria Mantova–Suzzara–Modena. Un’opera strategica per la mobilità interregionale, che ha visto un investimento complessivo di 530 mila euro, finanziato per 295 mila euro da Regione Lombardia attraverso i Fondi di Coesione e Sviluppo, e per 235 mila euro dall’Amministrazione Provinciale di Mantova.na-Verona, messa
I lavori, eseguiti dall’impresa Capiluppi, si sono svolti tra la fine del 2023 e l’inizio del 2025, senza impatti sulla viabilità: la circolazione ferroviaria e stradale è rimasta sempre attiva, garantendo continuità e sicurezza per cittadini e pendolari.
Alla cerimonia del taglio del nastro erano presenti: Carlo Bottani, Presidente della Provincia di Mantova, Massimo Bonesi, Sindaco di Motteggiana, Francesco Aporti, consigliere provinciale con delega alle grandi opere, Enrico Volpi, consigliere provinciale con delega a Turismo, Edilizia, Patrimonio, Demanio e Strade Provinciali, l’ingegnere Antonio Covino, dirigente dell’Area Lavori Pubblici della Provincia e Luca Bondesani, ingegnere responsabile del procedimento
Tra i partecipanti anche l’ex consigliere di “Insieme per Motteggiana” Nereo Montanari, da sempre attento alla vicenda del ponte, e l’imprenditore Diego Ferrarini, segretario di Forza Italia Suzzara.
Particolare attenzione è stata dedicata al tratto sovrastante la linea ferroviaria, oggetto di monitoraggio costante per garantire la sicurezza del transito. L’intervento è stato sollecitato da Rete Ferroviaria Italiana, che aveva segnalato alla Provincia la necessità di agire per preservare l’infrastruttura.
L’obiettivo principale è stato quello di mettere in sicurezza il viadotto, tutelando la circolazione ferroviaria e valorizzando un nodo viario fondamentale per il collegamento tra territori.
Già nel 2018, sul tratto tra Motteggiana e Borgoforte, nel corso di una prima fase dell’intervento, erano stati eseguiti lavori di rinforzo sul ponte ferroviario che attraversa le arcate dell’ottocentesco Forte Noyon, con l’introduzione di putrelle in acciaio da parte di una ditta specializzata di Camposampiero (Padova).