MANTOVA – La viabilità, il ritorno al ruolo di capoluogo, il riavvicinarsi alla provincia e il polo universitario sono stati al centro dell’incontro “La Mantova di domani: costruiamola insieme”, organizzato da “Noi moderati” nella sede del Parco del Mincio. L’iniziativa, che ha visto la partecipazione di Enrico Volpi, coordinatore provinciale, Stefano Gialdi, vice coordinatore provinciale, Carlo Boninsegna, coordinatore cittadino, e Mario Vivirito, componente del direttivo, ha avuto come scopo il confronto diretto con i cittadini per discutere le criticità della città e le possibili soluzioni.
“E’ un primo incontro – sottolinea Enrico Volpi, coordinatore provinciale – non voglio dire quello in cui a mancato questa amministrazione, ma vorrei concentrarmi su quello che vogliamo noi, anche se penso che si sia badato più all’esteriorità e ad interventi di facciata che a quelli strutturali che le abbiano permesso di crescere. Ci sono stati tanti con progetti bellissimi, come il Parco Te, ma sicuramente meno utili che chiudere ad esempio il sistema tangenziale”.
Il tema della viabilità è stato uno dei punti caldi dell’incontro. “Stasera era impossibile arrivare qui”, ha commentato una cittadina, sottolineando l’arretratezza infrastrutturale di Mantova, che ancora oggi si trova a dover fare i conti con le stesse strade di 500 anni fa. “Le altre città vicine hanno realizzato tangenziali e nuove strade, ma noi non abbiamo fatto nulla in questo senso”, ha aggiunto un’altra partecipante. Altri cittadini hanno sottolineato la difficoltà di collegamento tra il capoluogo e i comuni limitrofi oltre alle difficoltà nei collegamenti ferroviari con le altre città: “Mantova è isolata, è difficile raggiungerla”, è stato il commento di una residente.
Anche il tema dei parcheggi è stato trattato: “La questione è di mentalità”, ha risposto un cittadino, osservando che molte persone vogliono arrivare in centro quasi dentro i negozi, e che aumentare i collegamenti potrebbe non cambiare la situazione. Il sottopasso di porta Cerese, quello della stazione e i collegamenti con i comuni della provincia sono stati anche discussi come altre criticità da affrontare.
Carlo Boninsegna ha ribadito la necessità di ridare a Mantova il ruolo di capoluogo: “Mantova deve tornare a essere il capoluogo che rimetterà insieme la provincia”, ha affermato, sostenendo che la città ha il potenziale per riconquistare centralità anche in regione.
Enrico Volpi ha poi spiegato che con questo incontro, “Noi moderati” avvia una serie di incontri che culmineranno in una proposta programmatica per Mantova 2026: “Vogliamo ascoltare i cittadini e raccogliere le loro esigenze, le proposte, i fabbisogni, per integrarle con le nostre idee. L’obiettivo è quello di proporre una gestione della città più organica, fatta di buon senso, lontana dalle operazioni di facciata e ricca di sostanza”, ha sottolineato il coordinatore provinciale.
Gli organizzatori hanno anche evidenziato l’importanza della cultura, un altro tema centrale del dibattito. “Mantova è sempre stata una ‘succursale’, ma non è mai diventata una vera città universitaria”, ha commentato Stefano Gialdi. Secondo Gialdi, la realizzazione di un nuovo ateneo è poco realizzabile, ma si potrebbe prendere esempio da esperienze come quella dell’Università di Modena e Reggio Emilia, che ha creato un importante polo universitario. Un’altra idea è quella di rendere l’ospedale di Mantova un universitario, magari in collaborazione con quello di Brescia.
Tra gli argomenti discussi c’è stato anche quello relativo alla possibilità di creare un Consorzio che riunisca i comuni della provincia, con l’obiettivo di intercettare fondi e promuovere l’intero territorio mantovano. “Non basta promuovere solo una parte del nostro territorio”, hanno affermato gli organizzatori, ribadendo la necessità di un’azione coordinata che possa valorizzare l’intera provincia.
L’incontro si è concluso con l’annuncio che seguiranno altri appuntamenti per continuare il confronto con i cittadini. “Invitiamo tutti a scriverci a noimoderati.segreteriamn@gmail.com per inviarci suggerimenti e questioni che vorrebbero venissero affrontate nei prossimi incontri”, hanno aggiunto gli organizzatori.












