MANTOVA – “L’aggravio dei costi causati dal caro energia e la carenza di personale sanitario (assunto in massa dagli ospedali) sono le due emergenze immediate delle Rsa mantovane e della Lombardia. Le soluzioni sono ormai note, da un maggiore sostegno economico da parte di Regione per far fronte al caro energia alle politiche di attrattività e programmazione sanitaria per quanto riguarda il personale. Nell’arco di qualche anno, però, il problema dei cittadini mantovani sarà la carenza di posti letto contrattualizzati, ovvero quelli per i quali Regione Lombardia versa un contributo economico che va ad abbattere la retta a carico dell’ospite. Se un posto non contrattualizzato costa circa 90 € al giorno, un posto a contratto è disponibile a meno di 60€ al giorno. In un mese è una differenza di oltre 900 € a carico delle famiglie”. A spiegarlo sono i candidati mantovani di Azione-Italia Viva al Consiglio regionale Luca Malavasi e Claudia Pavarini che proseguono. “A Cremona e Provincia vi sono 3680 posti a contratto, ovvero uno ogni 30 abitanti over 60; a Pavia 5294 posti a contratto, ovvero uno ogni 32 abitanti over 60; a Mantova vi sono 3249 posti a contratto, ovvero uno ogni 38 abitanti over 60. E’ evidente lo squilibrio del sistema nella nostra provincia, con un numero decisamente inferiore di posti letto contrattualizzati. Con 500 posti letto contrattualizzati in più, la media salirebbe a uno ogni 33 abitanti over 60 e permetterebbe alle famiglie mantovane di risparmiare 5 milioni 400 mila euro all’anno di spese per il ricovero in struttura. Se oggi, causa l’elevato numero di decessi a seguito della pandemia, le strutture non hanno ancora raggiunto la piena saturazione è prevedibile che, nei prossimi anni, questo sarà il problema determinante per le famiglie. Mantova non può, ancora una volta, restare indietro. Il nostro impegno, in caso di elezione al Consiglio Regionale, sarà per incrementare di 500 unità i posti letto contrattualizzati nelle Rsa mantovane, portando un livello di servizio più vicino a quello offerto nelle altre province lombarde, come Cremona o Pavia. Per 500 famiglie mantovane in più vorrà dire poter risparmiare almeno 11.000 € all’anno. È una misura equa, che va a riequilibrare un’evidente ingiustizia per i cittadini mantovani” concludono Malavasi e Pavarini