Quando il futuro re Carlo incontrò i mantovani. Genovesi: “lui gentile, Lady D bellissima”

Il gran giorno di Carlo è arrivato. Oggi il primogenito della defunta regina Elisabetta II sarà incoronato re, con il nome di Carlo III. E anche Camilla, sua consorte, a sua volta sarà proclamata formalmente regina. Quali i legami di Carlo con Mantova? Per la verità non molti, di certo quelli seppur fugaci con i mantovani che fecero parte della delegazione che, il 4 novembre del 1981, fu ospite a Londra per l’inaugurazione al Victoria and Albert Museum della grande mostra “Splendours of the Gonzaga” che sarebbe durata sino al 31 gennaio successivo, sponsorizzata dalla Cariplo e dal The Daily Telegraph.
La mostra portò le firme nientemeno che di David Chambers e di Jane Martineau, il primo senz’altro uno dei più grandi studiosi di sempre della storia di Mantova e in particolare dei Gonzaga. Fu questa probabilmente l’occasione in cui all’estero si conobbe per la prima volta l’immensa ricchezza del patrimonio un tempo appartenuto ai Signori di Mantova e l’interesse per la loro storia e per la loro città crebbe all’improvviso in tutto il mondo anglosassone.
Per l’occasione appunto una delegazione virgiliana si recò a Londra ed è il compianto giornalista e scrittore Renzo Dall’Ara, che faceva parte dei fortunati che approdarono nella capitale britannica, a descrivere quanto accadde, compreso l’incontro proprio con l’allora principe Carlo e con la consorte Diana, marito e moglie da poco più di tre mesi.

Dall’Ara ha parlato più volte di quelle giornate londinesi e lo ha fatto, con la sua maestria, anche in una delle sue ultime fatiche, il libro “Mantova Amarcord” dove si legge. “From the land of Virgil, The Splendours of the Gonzaga”, titolo a tutta pagina della Overseas Edition (edizione estera, tutta inglese) della Gazzetta, prodotta nel novembre 1981 e portata a Londra dove era in corso al Victoria and Albert Museum la grande mostra “The Splendours of the Gonzaga”. Centomila copie e Bulbarelli poteva offrirla a varie persone tra le quali Carlo e Diana. Gianni Usvardi poteva invitarli separatamente a Mantova: “Volentieri appena possibile” la risposta del principe. “Se lo vorrà mio marito” quella di lei,” di una lady D ancora molto lontana evidentemente da quell’immagine di donna dallo spirito libero che l’avrebbe caratterizzata negli anni a venire.

Oltre al sindaco del capoluogo Gianni Usvardi, al direttore della Gazzetta Rino Bulbarelli, al giornalista Renzo Dall’Ara, della delegazione mantovana facevano parte numerose altre persone tra cui il presidente della Provincia Maurizio Lotti, il presidente della Camera di Commercio Cirillo Bonora, il presidente dell’Accademia Virgiliana Eros Benedini e il presidente dell’allora Ept (Ente Provinciale del Turismo) Sergio Genovesi, oltre al maestro Claudio Gallico. Con loro anche il presidente del Senato Italiano Amintore Fanfani. Ed è proprio Genovesi a raccontare, nell’intervista video, i suoi ricordi di quella giornata londinese di quasi 42 anni fa compreso il suo incontro, del tutto casuale ma impossibile da dimenticare, con una bellissima Lady Diana.
Intorno alla mostra londinese, a Mantova venne costruita una organizzazione perfetta di viaggi aerei che portò ben 3.200 mantovani nella capitale inglese. Vi furono poi altri episodi curiosi che accaddero a Londra durante le iniziative collegate alla mostra sui Gonzaga, come la conviviale al Concordia Restaurant di Craven road, dove venne proposto nientedimeno che il “bevr’in vin” presentato come “an old traditional mantuan hors d’oeuvre”, ovvero in un mix di inglese e francese “un antico e tradizionale antipasto mantovano”.. a proporlo furono dei veri principi della cucina quali Lina e Arneo Nizzoli, Franco Carra e Sandra Menghini.

Vedi il video servizio con l’ìntervista all’ex sindaco di Mantova Sergio Genovesi, nel 1981 a Londra come presidente dell’allora Ept