Rapporti economici e contatti continui con la mafia: scattano i provvedimenti della Prefettura per tre imprese mantovane

Lunedì riaprono gli uffici della Prefettura. Sono stati sanificati dopo il caso di positività

MANTOVA – Sono tre i provvedimenti antimafia adottati nei giorni scorsi dal prefetto di Mantova Gerlando Iorio nei confronti di tre imprese operanti rispettivamente in ambito agricolo, nel commercio di autoveicoli e in edilizia, con specializzazione in realizzazione e manutenzione di infrastrutture idrauliche.

In particolare, le prime due società, operati nell’Alto mantovano, una in zona collinare e l’altra nel castglionese, sono state colpite da informazione interdittiva antimafia, sulla base degli elementi valutati in sede di Gruppo Ispettivo Antimafia istituito presso la Prefettura, nonché di quanto acquisito nell’ambito dell’attività di polizia giudiziaria, in quanto i loro amministratori risultavano intrattenere rapporti economici e contatti non occasionali con realtà criminali appartenenti ad ambienti della mafia pugliese, quella di stampo ‘ndranghetista e camorrista, nonché con altri soggetti economici già gravati da analoghe misure.

L’adozione dei provvedimenti, pertanto, si è resa necessaria alla luce dell’acclarato quadro di infiltrazione della criminalità organizzata nel tessuto imprenditoriale, che ha determinato l’asservimento delle ditte destinatarie dei provvedimenti agli interessi delle consorterie criminali, con cui soci ed amministratori basavano la propria rete di relazioni. Da qui, la necessità di limitare, in un’ottica cautelare e preventiva, la capacità giuridica delle società destinatarie, impedendo loro di avere rapporti con la Pubblica Amministrazione.

Un ulteriore provvedimento di prevenzione collaborativa, ai sensi dell’art. 94-bis del d.lgs. 159/2011, è stato invece adottato nei confronti della terza ditta attiva nel settore edile, operante in un paese a ridosso del Po, e nella realizzazione e manutenzione di infrastrutture idrauliche. La prevenzione collaborativa ale misura consente di sottoporre gli atti di amministrazione e gestione della società controllata a verifiche costanti da parte del Gruppo Ispettivo Antimafia per la durata di un anno. Al termine del periodo di vigilanza, verrà valutato se l’attività posta della società abbia fatto venir meno ogni forma di condizionamento della criminalità organizzata sulla compagine aziendale.

Il prefetto ha ribadito la necessità di proseguire nel percorso intrapreso, affinché in capo alle Pubbliche Amministrazioni – soprattutto a quelle che svolgono funzioni di stazione appaltante – si rafforzi sempre di più una chiara percezione del fenomeno dell’infiltrazione mafiosa e, di conseguenza, una maggiore consapevolezza della necessità di dotarsi di strumenti, misure e accorgimenti utili a fronteggiare il fenomeno, soprattutto in chiave preventiva e precauzionale.

In tale prospettiva, alla luce dei risultati conseguiti, Iorio ha, inoltre, evidenziato l’importanza di intensificare, come attuato in sede locale, il raccordo e l’interscambio di elementi informativi emergenti dalle risultanze apportate dalle Forze di Polizia componenti il Gruppo Ispettivo Antimafia, con quanto acquisito nell’ambito dell’attività di polizia giudiziaria e con il confronto con i rappresentanti degli operatori economici, professionali e delle stazioni appaltanti del territorio.

Tale approccio potrà ora essere ulteriormente consolidato sulla base delle direttive delineate dal Decreto del Ministero dell’Interno del 2 ottobre 2023, recante misure di potenziamento dell’azione istruttoria dei Gruppi Ispettivi Antimafia, che contempla anche la possibilità per queste ultime di sottoscrivere con gli Uffici giudiziari accordi di collaborazione volti a prevedere e regolamentare un efficace circuito comunicativo, nel rigoroso rispetto delle reciproche attribuzioni.

Infine, per innalzare il livello di attenzione sull’ingente disponibilità di fondi derivanti dal Pnrr in ambito territoriale e prevenire il rischio di infiltrazioni criminali nella realizzazione delle opere finanziate, l’Osservatorio Permanente sull’attuazione del Pnrr, istituto presso la Prefettura, sta svolgendo una fondamentale azione di confronto con i rappresentanti del Gruppo Interforze, assicurando, in questo modo, la partecipazione attiva dei referenti delle stazioni appaltanti dei Comuni, responsabili dell’attuazione dei progetti.

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