Referendum, Alberto Grandi: “l’ennesimo pizzo pagato dalla politica all’antipolitica”

L'economia mantovana alla sfida delle tecnologie digitali del post-Covid
Alberto Grandi

MANTOVA – Ripartire dal 30% di italiani che hanno votato “si” al referendum sul taglio dei parlamentari per far si che la politica possa prevalere sull’antipolitica.
Così si è espresso Alberto Grandi, di Azione, tra i sostenitori del “no” al quesito referendario.
“Io credo che questo referendum – dichiara Grandi – sia una specie di pizzo che regolarmente viene pagato dalla politica all’antipolitica, l’ennesimo; dopo il falso taglio delle provincie, la riduzione dei consiglieri comunali e tutte le leggi con nomi sempre più roboanti approvate in questi anni. La politica spera ogni volta di aver placato l’appetito di una parte di opinione pubblica che non la riconosce più, ma è un’illusione; anzi più le si dà da mangiare e più aumenta la sua forza distruttrice. Bisogna ripartire da quel 30% di italiani che ancora credono nella politica – conclude Grandi – indipendentemente dalla loro collocazione”.