RSA Schivenoglia, Perugini (Pc): “Al fianco delle lavoratrici per il rispetto del contratto”

Monica Perugini
Monica Perugini del Partito Comunista

MANTOVA –  ll Partito Comunista sta al fianco delle 20 lavoratrici della RSA di Schivenoglia in lotta per il rispetto del contratto di lavoro.

“Ci rammarica tuttavia dover costantemente ripetere – afferma con una nota Monica Perugini – che le scelte politiche scellerate operate da tutte le posizioni partitiche in materia di politiche sociali, hanno contribuito ad attaccare frontalmente le condizioni di lavoro di lavoratori e lavoratrici e, di conseguenza degli utenti. Il contratto privato ormai è applicato ovunque essendo di fatto sparite tutte le forme pubbliche di gestione delle case di riposo. I lavoratori ovunque sono dipendenti di privati, prevalentemente cooperative, ultimamente anche con sede legale all’estero. Diventa quindi arduo difendere le rare posizioni contrattualistiche pubbliche: la situazione di Schivenoglia è l’esatta replica di quanto avvenuto ovunque sia nel mantovano che altrove. Che il sindacato si stupisca di ciò, quando mai si era opposto seriamente alla riforma delle ex IPAB, è quanto meno curioso. Cosa ci si aspettava dall’avvento del privato come unica forma di gestione anche di questi servizi? Oggi gestire RSA è divenuto un autentico business, i lavoratori sono praticamente obbligati a divenire soci di cooperative che nemmeno conoscono, devono prestare costante attenzione a qualsiasi aspetto contrattualistico, essendo usuale che integrazioni, straordinari, recuperi siano “dimenticati” o esposti in forma inferiore rispetto al dovuto, considerando che gli organici siano spesso ridotti all’osso e doppi turni e prolungamenti d’orario siano divenuti prassi normale. Il dramma – prosegue – è che a farne le spese sono le lavoratrici, prevalentemente donne in questo specifico e pesante settore occupazionale che prevede turni, lavori pesanti, cambi continui per evitare la fidelizzazione con gli anziani e distacco completo dalla gestione della struttura. Anche in questo caso il sistema andrebbe completamente cambiato: la privatizzazione avrebbe dovuto correggere le “storture” della gestione pubblica, ci dicevano in passato. I risultati però sono sotto gli occhi di tutti ma un briciolo di autocritica da chi ha collaborato a questo scempio, non arriva mai. In passato sarebbe bastato gestire correttamente il servizio pubblico, difenderlo e lottare per migliorarlo: la vecchia e nuova destra, pd compreso, con l’avallo dei sindacati, invece, hanno fatto l’esatto contrario. Adesso occorre lottare per invertire la rotta e il Partito Comunista sta dalla parte dei lavoratori, sempre e da sempre”.