Sabbioneta e le altre tre Bandiere Arancioni mantovane confermate per il 2024-26

MILANO – E’ con orgoglio che il sindaco di Sabbioneta Marco Pasquali tiene tra le braccia la bandiera arancione del Touring Club che ha confermato la Città di Vespasiano nel sodalizio delle 281 località italiane (di cui quattro nuove) riconosciute quali grandi eccellenze in termini ambientaliculturalienogastronomici, di accoglienza e di innovazione sociale e che trovano nel turismo una concreta opportunità di rilancio, nonostante le difficoltà dovute alla situazione di marginalità.
L’assegnazione delle nuove bandiere arancioni e le conferme per il triennio 2024-26 sono avvenute oggi alla Bit, la Borsa Internazionale del Turismo di Milano, alla presenza del Ministro Daniela Santanchè. 

Le quattro new entry tra le Bandiere Arancioni sono: Apecchio (PU)Bagnone (MS)Roseto Valfortore (FG) e Sinalunga (SI)

Insieme a Sabbioneta, in provincia di Mantova, le altre località che possono fregiarsi di questo titolo sono Castellaro Lagusello, Ponti sul Mincio e Solferino, anch’esse rappresentate oggi a Milano dai proprio Amministratori. In Lombardia sono in tutto 18.
“E’ un riconoscimento impoortante che premia il mantenimento di standard di qualità su più fronti nel territorio di Sabbioneta” dichiara Pasquali.

Il Touring Club Italiano – che per primo aveva colto il potenziale turistico dell’Italia meno conosciuta e dei piccoli centri dell’entroterra – 25 anni fa ha risposto a un’istanza della Regione Liguria e – insieme a Regioni, Comuni e altri Enti territoriali – ha aiutato a mutare radicalmente consapevolezza, percezione e modello di sviluppo dei borghi e dei piccoli comuni, contribuendo a trasformarli da ambito marginale a destinazione di tendenza.

“Bandiere Arancioni è un esempio concreto dell’impegno della nostra Associazione nel prendersi cura dell’Italia come bene comune – afferma Franco Iseppi, Presidente del Touring Club Italiano – con l’obiettivo di diffondere la conoscenza dei territori, soprattutto quelli meno noti, educando alla bellezza del paesaggio e alla cura dell’ambiente.” La Bandiera Arancione è una certificazione, sostenuta da un modello rigoroso, pensata dal punto di vista del viaggiatore e della sua esperienza di visita, ha una validità di tre anni e, premiando le realtà più
virtuose, è anche uno stimolo per un miglioramento continuo, che porta benefici reali e tangibili per le realtà coinvolte.

Secondo i dati emersi dall’analisi del 2023, infatti, il 67% dei comuni Bandiera Arancione ha registrato un punteggio più alto rispetto a quello del 2020. I Comuni certificati – che già si distinguevano per elevati standard qualitativi – hanno migliorato ulteriormente la propria accoglienza, dimostrando un impegno crescente nella tutela e nella valorizzazione del loro patrimonio storico-culturale, paesaggistico e ambientale. Il sistema ricettivo e ristorativo, per esempio, è stato potenziato nel 50% dei comuni, con alcune località che hanno raddoppiato il numero di strutture e quasi triplicato i posti letto, principalmente di tipo extra-alberghiero.

La sostenibilità ambientale, già elemento distintivo dei borghi certificati, ha visto un ulteriore miglioramento nel 75% dei comuni.

Le Bandiere Arancioni, infine, si distinguono anche per il coinvolgimento delle comunità locali nella risoluzione di problemi diffusi, ne è un esempio l’adozione di formule come quella della cooperativa di comunità e per la forte spinta all’inclusività sociale, anche nell’offerta di servizi rivolti al turista. Tutti questi dati testimoniano, ancora una volta, la qualità del turismo che si può vivere e ritrovare nelle Bandiere Arancioni: slow, autentico, accogliente e soprattutto rispettoso dell’ambiente e delle comunità ospitanti.

Una curiosità: alla cerimonia a Milano ha preso parte anche Vittorio Sgarbi in qualità di sindaco di Arpino, località in provincia di Frosinone, il quale ha proposto che i sindaci tornino ad indossare la fascia tricolore alla cintura anzichè sulla spalla come accadeva prima degli anni ’90.