ROMA – “Piuttosto che niente, meglio piuttosto”, la riforma della Giustizia “è un passo avanti utile dopo mesi di nulla”. Lo dice il segretario della Lega, Matteo Salvini, intervistato dal Corriere della Sera. La riforma Bonafede ora corretta dal nuovo Guardasigilli Marta Cartabia, nel 2019 “la votammo con l’impegno a riformare entro un anno anche la giustizia civile e penale e a ridurre la durata dei processi. Conte e Bonafede non hanno mantenuto le promesse. E oggi ci sono oltre 5 milioni di processi in arretrato, con più di 200 magistrati fuori ruolo, cioè che non fanno il loro lavoro…”. Salvini non giudica la raccolta di firma per i referendum sulla Giustizia una contraddizione: “Anzitutto perchè le materie su cui chiediamo le firme non riguardano la riforma – spiega – E poi perchè i referendum sono un binario che corre parallelo a quello del governo. Se non ci fosse, il Parlamento si fermerebbe”. Riguardo alla possibilità che il M5s o una sua parte si sfili in Parlamento, Salvini spiega: “Se hanno fatto confusione prima, figuriamoci dopo. Noi siamo la garanzia per Draghi e Cartabia. M5S e Pd creano solo problemi”. Su Giuseppe Conte, che si è detto contrario alla riforma, “io spero che vinca Draghi e che perdano Conte e Grillo”. Tra i due, afferma Salvini, “difficile scegliere. Conte farà di tutto per mandare a casa Draghi perchè lo accusa di avergli rubato il posto. L’altro è felice per ogni impresa che chiude, figuriamoci…”. E se l’ex premier tenterà di far cadere il governo: “Cercheremo di impedirlo con ogni mezzo democratico. Ma sa cosa le dico? Facciano quel che credono, tanto il governo va avanti lo stesso. Ai 5 Stelle, ma anche a Letta, dico chiaro che non si sta dentro il governo per dire no. Ci si sta per costruire. Se vogliono distinguersi o rompere, si accomodino”. “Davanti a noi abbiamo un’occasione straordinaria che lascerà il segno per i prossimi vent’anni – afferma ancora Salvini – Sarebbe un delitto sprecarla”.
(ITALPRESS)