SUZZARA – Un’attesa snervante e una serie di intoppi burocratici stanno bloccando la riqualificazione dei Giardini “Gina Bianchi”. La terza ditta in graduatoria, la Graphite srl di Napoli ha avuto un aggiudicazione provvisoria dalla Centrale Unica di Committenza del Consorzio Oltrepò Mantovano ma con precisazioni per l’iscrizione alla white list presso la Prefettura partenopea che alla data del 30 maggio scorso non ha ancora avuto riscontro.
La vicenda dei Giardini “Gina Bianchi” è ormai una vera odissea. Annunciati ben tre anni fa e con un inizio lavori inizialmente previsto per la primavera 2024, il progetto ha subito una serie di battute d’arresto inattese:
- Primo Stop: La gara d’appalto era stata inizialmente assegnata al Gruppo Sapa di Caivano (Napoli), ma l’azienda è stata successivamente esclusa per presunte irregolarità nella documentazione.
- Seconda Rinuncia: La gestione della gara, affidata alla Centrale Unica di Committenza del Consorzio dell’Oltrepò Mantovano, aveva quindi assegnato l’intervento alla Disma srl di Roma, che però ha ufficialmente rinunciato a eseguire le opere.
- E la terza ditta? Da qui, la necessità di contattare la terza ditta in graduatoria, sulla quale sono in corso le verifiche di legge che si stanno protraendo a lungo.
Con ogni rinvio, anche i costi del progetto sono lievitati. L’incremento dei prezzi delle materie prime e l’instabilità del mercato hanno reso necessario un adeguamento del finanziamento, passato dai 200.000 euro del progetto iniziale a ben 250.000 euro, coperti interamente da fondi vincolati pluriennali.
Nonostante le difficoltà, la visione per i Giardini “Gina Bianchi” resta chiara e ambiziosa. Il progetto di riqualificazione, redatto nel 2022, prevede un intervento complessivo che riguarderà sia l’edificio esistente, destinato a diventare un chiosco-bar, sia le aree verdi, i percorsi pedonali e gli accessi da via Rosselli, via Fratelli Bandiera, viale Gina Bianchi e via Cesare Battisti. Attualmente, l’unico spazio fruibile è l’area giochi per bambini, dove recentemente è stato eseguito solo uno sfalcio.
La speranza della cittadinanza è che, con una nuova assegnazione, si possa finalmente dare il via ai lavori e restituire a Suzzara un’area verde moderna, curata e vivibile per tutte le generazioni, che torni a essere un vero punto di riferimento per l’aggregazione sociale.