Terzo Polo: salario minimo e un piano per smaltire le liste di attesa nella sanità

MANTOVA – Gazebo del Terzo Polo molto partecipato sabato mattina in città con Azione e Italia Viva. “Il progetto del Terzo Polo per costruire un partito unico è in corso e la partenza è come sempre dai contenuti. Il tema senz’altro più urgente è la Sanità, con particolare riferimento ai tempi di evasione di visite ed accertamenti in regime Ssn che ad oggi sono inaccettabili. Se pensiamo poi alle distanze che i cittadini sono costretti a percorrere per ottenere il servizio in una provincia ampia come quella di Mantova, la situazione è drammatica: sempre più frequente è l’ipotesi in cui il servizio viene reso nel presidio ospedaliero periferico diametralmente opposto alla residenza del paziente, causando disagi non indifferenti e frequente ricorso alla sanità privata” spiegano i responsabili dei due partiti.
“Per questi motivi il Terzo Polo propone un piano straordinario per lo smaltimento delle liste di attesa, che prevede misure come la sovvenzione dell’utilizzo dell’intramoenia (prestazioni erogate al di fuori del normale orario di lavoro dai medici di un ospedale, i quali utilizzano le strutture ambulatoriali e diagnostiche dell’ospedale stesso a fronte del pagamento da parte del paziente di una tariffa ndr) per smaltire 30 milioni di visite ambulatoriali arretrate, l’alleggerimento delle prestazioni inevase dal Ssn mediante ricorso alle strutture accreditate, nonché la riorganizzazione della presa in carico del paziente mediante un unico Cup per aree omogenee. Altri temi fondamentali e più che mai urgenti sono il Salario minimo, che non può essere inferiore a 9 euro l’ora (soprattutto per i lavoratori dipendenti non coperti da Ccnl). Infine, ma non certamente per importanza, Industria 4.0 quale strumento che ha supportato l’automazione industriale delle imprese investendo in nuove tecnologie e migliorando la produttività e la qualità degli impianti” concludono i responsabili mantovani del Terzo Polo