MANTOVA – “La notizia dell’intenzione di Tea di vendere le reti mantovane del gas è molto grave e dovrebbe mettere in allarme gli amministratori locali e la cittadinanza – spiegano da Potere al Popolo Mantova -. L’orientamento della multiutility, confermato attraverso una nota stampa, sconfessa completamente il piano industriale presentato lo scorso aprile. Un dietrofront che dimostra una certa inaffidabilità dell’amministrazione societaria e che come minimo dovrebbe portare a delle dimissioni. Dopo una settimana però non è arrivata alcuna presa di posizione da parte del Comune di Mantova, socio di maggioranza di Tea, né da parte di altri soci: come dobbiamo leggere questo silenzio? Sulla base di quali scelte Tea sta valutando la cessione di rami della società?”.
Proprio Potere al Popolo ricorda poi come le reti siano state costruite e riscattate con i soldi dei cittadini e non è accettabile che finiscano in mano a qualche multinazionale. “Barozzi e il cda di Tea – proseguono – sono chiamati ad amministrare dei beni pubblici, si ricordino che Tea non è un’azienda come le altre, ma risponde a precise finalità di pubblico servizio verso il territorio. Per questo per Potere al Popolo è inaccettabile qualsiasi progetto di dismissione. Oltre a causare disservizi per i cittadini-consumatori, l’alienazione a terzi non permetterebbe alcun controllo da parte delle Amministrazioni sugli investimenti né garantirebbe il loro orientamento verso la transizione ecologica. Infine, ma di certo non secondario, l’operazione rischierebbe di far perdere decine di posti di lavoro al territorio”.