Confagricoltura: “Allevamenti, anomalie sul Modello 4. Il Ministero metta a punto un sistema di avviso”

MANTOVA – A un passo dalla sua entrata in vigore ufficiale (2 marzo 2020 per i bovini, 23 marzo 2020 per gli avicoli), il Modello 4 informatizzato per la movimentazione dei capi presenta un’anomalia di funzionamento che potrebbe portare disagi agli allevatori. Il Ministero della Salute infatti ha comunicato che per diversi mesi dall’implementazione il nuovo servizio non funzionerà correttamente, e chiede dunque agli operatori stessi di verificare costantemente la corretta esecuzione della registrazione automatica l’ultimo giorno utile nei tempi previsti dalla legge (il 7° giorno, ma il 3° per gli allevamenti bovini che hanno il registro informatizzato in Bdn e il 5° per gli avicoli). Dal momento che il Ministero ha dichiarato che la responsabilità di tale operazione è in capo per intero agli allevatori stessi, in caso di ritardo nella registrazione dei capi verranno applicate sanzioni con ricadute su condizionalità e altri aiuti comunitari: «I nostri imprenditori – spiega il presidente di Confagricoltura Mantova, Alberto Cortesinon possono pagare colpe e inefficienze di sistemi informatici predisposti da altri enti. È prioritario che il Ministero metta a punto un sistema di avviso per gli utenti, che conceda almeno 24 ore dall’avvenuta comunicazione per operare la registrazione autonoma e impedisca l’applicazione di sanzioni». Visto che non si sa ancora quanto tempo dovrà passare prima del corretto funzionamento del sistema informatico «raccomandiamo a tutti – prosegue Cortesi – di mantenere le attuali procedure di registrazione, senza considerare il sistema automatizzato, almeno fino a quando il Ministero non darà comunicazione di sicura affidabilità».