MANTOVA – Una rete di aiuto che unisce gli agricoltori aderenti a Coldiretti Mantova, i mercati di Campagna Amica, gli agriturismi di Terranostra Mantova per affrontare le nuove povertà e le fragilità che sempre più la pandemia sta facendo emergere. Una forma di “solidarietà a km 0”, per usare le parole dell’assessore al Welfare, Terzo Settore, Immigrazione del Comune di Mantova che questa mattina ha preso parte al convegno “Quando l’agricoltura è anche solidarietà”, organizzato da Coldiretti Mantova e che ha visto appunto annunciare una nuova iniziativa – il “pasto sospeso” – che va ad affiancarsi ad altre forme di sostegno già adottate, come la consegna nei giorni scorsi da parte del sindacato agricolo guidato da Paolo Carra di 100 “Pacchi della solidarietà” con cibo 100% made in Italy sul territorio provinciale o come la “spesa sospesa”, che consente ai cittadini di acquistare prodotti alimentari di aziende agricole mantovane ai mercati di Campagna Amica e che verranno poi destinate a persone in difficoltà (direttamente o tramite associazioni di riferimento, come il Club delle Tre Età, la Caritas Diocesana, l’Emporio della Solidarietà).
“Come Coldiretti Mantova – ha detto il presidente Paolo Carra – dobbiamo impegnarci anche per sensibilizzare l’opinione pubblica e aiutare i ceti più deboli, ben consapevoli che in questa fase è anche difficile avere una mappatura delle nuove povertà. Coldiretti è un’associazione di estrazione cattolica e dovremo attivare la leva della solidarietà con ancora maggior forza”.
Difficile, ad oggi, definire il perimetro dell’emergenza, che il Covid ha contribuito ad aggravare e che, ha asserito Davide Boldrini, direttore dell’Associazione Agape Onlus Casa San Simone e responsabile dell’Osservatorio diocesano delle Povertà, “sta avendo ripercussioni concrete sul territorio”.
Il tema non riguarda solamente quella che rientra nei casi di povertà conclamata, ma anche altre situazioni di fragilità che hanno portato “ad aumentare del 18% le presenze nei centri di ascolto del circuito diocesano, all’interno del quale operano circa un migliaio di volontari, rispetto al 2019”. Accanto ai bisogni alimentari, “con la spesa per il cibo che è purtroppo la prima, molto spesso, ad essere tagliata”, vi sono altre aree di vulnerabilità, come le situazioni di sovra-indebitamento, “passate dal 37% dei nuclei familiari assistiti nel 2017 al 51% del 2020, con una frequenza maggiore tra le famiglie italiane rispetto a quelle straniere, sostanzialmente per i maggiori ostacoli di accesso ai finanziamenti da parte di chi viene dall’estero”.
“Bene, dunque, la volontà di stringere alleanze solidali, perché l’aiuto alimentare è importante in tali contesti”, ha concluso Boldrini.
Nei prossimi giorni, ha affermato Giuseppe Groppelli, presidente di Terranostra Mantova e Campagna Amica Mantova, saranno comunicati gli agriturismi di qualità del circuito di Coldiretti che aderiranno all’iniziativa e che “potranno sia consegnare direttamente alle persone o alle famiglie indicate da chi dona il pasto sia mettere a disposizione il cibo per il ritiro in agriturismo. Il segnale che vogliamo dare è che, accanto al Made in Italy, alla genuinità del cibo, alla professionalità come imprese agricole e agriturismi siamo impegnati nell’aiuto diretto alle nostre comunità di riferimento”.
Relazioni di comunità e di vicinanza raccomandate anche dall’assessore Caprini, impegnato con il Comune di Mantova nelle proprie attività di contrasto alle povertà.
Il progetto solidale di Coldiretti, Campagna Amica e Terranostra Mantova piace anche alla filiera e l’obiettivo, in futuro, è arrivare proprio ad azioni comuni, indirizzate all’assistenza di chi si trova in difficoltà. “Il cibo è cultura, consapevolezza, benessere – ha ricordato Giampietro Ferri, presidente di Fipe-Confcommercio -. Siamo chiamati come cittadini a modificare il nostro approccio e a fare in modo di superare al più presto l’emergenza e garantire un pasto a tutti”.
Fabio Viani, vicepresidente di Confindustria Mantova, ha posto l’accento su aspetti che vanno oltre la solidarietà e che coinvolgono la filiera e la società nel suo complesso, come la lotta allo spreco alimentare. “Non riguarda solamente i consumi domestici e si può prevenire nelle fasi di produzione, lavorazione e distribuzione del cibo – ha precisato Viani – così come attraverso l’efficienza dei processi di trasformazione e l’adozione di imballaggi in grado di migliorare la shelf-life”.
Sul tema dell’etichettatura e della sua lettura corretta è intervenuto Ermanno Coppola, responsabile ufficio Qualità e Certificazione dell’area Sicurezza alimentare di Coldiretti. Districarsi fra le indicazioni, conservare correttamente il prodotto, distinguere fra data di scadenza e termine minimo di conservazione sono strumenti utili per informarsi in maniera consapevole e per evitare lo spreco alimentare.