MANTOVA – 21 violenze sessuali in 9 mesi, da gennaio a settembre di quest’anno, in leggera crescita contro le 18 dello stesso periodo di un anno prima, come aumentano di poco i maltrattamenti contro familiari e conviventi che hanno sfiorato il centinaio mentre sono in calo gli atti persecutori: 45 contro 67.
Sono i numeri relativi ai reati espressione di “violenza di genere” diffusi oggi dalla Questura di Mantova, in occasione della Giornata Internazionale contro la violenza sulle Donne.
A questi dati si aggiunge anche l’omicidio del 43enne indiano Kumar Rajiv, avvenuto in aprile a Villa Saviola di Motteggiana per il quale erano stati arrestati due coniugi anche questi indiani, vicini di casa dell’uomo. Le indagini avevano ricostruito che il fatto di sangue aveva avuto origine da motivi passionali.
MANTOVA
Atti persecutori |
Gennaio – Settembre 2019 67 |
Gennaio – Settembre 2020 45 |
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Maltrattamenti contro familiari e conviventi |
96 |
99 | |
Violenze sessuali | 18 | 21 |
Per quanto riguarda i provvedimenti di Ammonimento emessi dal Questore lo schema di seguito riportato sta ad indicare una sostanziale stabilità dei dati riferitii ai due periodi presi in esame (1 novembre 2018 / 31 ottobre 2019, e 1 novembre 2019 / 31 ottobre 2020) relativamente agli Atti persecutori (stalking), mentre vi è un calo dei casi di Ammonimento per Violenza domestica:
AMMONIMENTI del QUESTORE
Da 1° Novembre 2018 a 31 Ottobre 2019
ATTI PERSECUTORI (stalking) 15
VIOLENZA DOMESTICA è 12
Da 1° Novembre 2019 a 31 Ottobre 2020
ATTI PERSECUTORI (stalking) 16
VIOLENZA DOMESTICA 7
Analizzando i dati giudiziari complessivi del territorio mantovano del 2018, raffrontandoli con quelli del 2019, si nota che vi è stato un incremento importante dei reati “codice rosso” passati da 473 a 597. In particolare i maltrattamenti in famiglia passano da 182 a 265 e i reati di stalking da 100 a 152.
“Oggi, in occasione della Giornata Internazionale contro la violenza sulle Donne – ha sottolineato il questore Paolo Sartori– anche la Questura di Mantova, come nel resto d’Italia, è impegnata in una campagna di sensibilizzazione contro la violenza di genere, inaugurata dalla Polizia di Stato nel 2016 con l’obiettivo di diffondere informazioni sugli strumenti di tutela a favore delle vittime, facendo emergere situazioni di violenza ed atti gravemente persecutori che – come purtroppo dimostra l’esperienza – troppo spesso vanno ad alimentare un “sommerso” che ancora assai raramente si traduce in una denuncia”.
Oltre alla tutela prevista dalla legge, che comprende gli strumenti dell’Ammonimento del Questore, l’Ordine di allontanamento dalla casa familiare, il Divieto di avvicinamento e, via via, altri Provvedimenti maggiormente coercitivi, la battaglia più importante si gioca sul campo della prevenzione, in cui la Polizia di Stato è impegnata non solo attraverso l’informazione finalizzata al superamento della accettazione della sopraffazione, ma anche facendo da “sentinella” per intercettare il prima possibile comportamenti violenti, persecutori ed intimidatori.
Il capo della Polizia Franco Gabrielli nel video (vedi allegato) lanciato in occasione della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne ha dichiarato: ”Vinci le tue paure, i tuoi dolori, la tua vergogna, non sei sola, noi ci saremo sempre”.
”L’amore non è sopruso, noi non lasceremo mai sole le donne vittime di violenza, saremo inflessibili con i maltrattanti ma li aiuteremo a riconoscere le proprie responsabilità, per sconfiggere la violenza di genere occorre anche favorire il raggiungimento di tale consapevolezza”, dice nello stesso video il capo della Direzione centrale anticrimine, prefetto Francesco Messina.
Ad aprire il filmato, che si richiama alla campagna ‘Questo non è amore’, è l’attrice Cristiana Capotondi, che invita le donne a non lasciare che ”gli uomini spengano i nostri sorrisi”.