Milano, città medaglia d’oro della Resistenza, è scesa in piazza per celebrare i 78 anni da quel 25 aprile che segnò la Liberazione del Paese e che, ancora oggi, resta una data su cui la politica – anche quest’anno – si divide. Sono decine di migliaia le persone che stanno sfilando in corso Venezia, in prima fila il sindaco Giuseppe Sala con la compagna Chiara. “Siamo 80mila in corteo” dice Roberto Cenati, presidente dell’Anpi provinciale. “È una grande mobilitazione, partecipata, unitaria che dà un segnale importante al Paese nell’anno in cui si festeggiano i 75 anni della Costituzione antifascista”.
Una bandiera della pace, di 30 metri, sventola accanto a quella dell’Ucraina e precede la Brigata Ebraica. Bandiere di partito si confondono con quelle dei sindacati o i tricolori. “La Russa seconda ‘caricatura’ dello Stato” è un cartello che manifesta il dissenso contro l’assenza delle istituzioni e del governo.
Applausi per la segretaria del Pd Elly Schlein al corteo milanese con un fazzoletto rosso al collo. Dopo aver salutato il sindaco Sala sta attraversando il corteo vicino a Pierfrancesco Majorino. Alla manifestazione anche alcuni rappresentati lombardi del M5S, assenti esponenti del centrodestra. Breve e centrale il percorso fino ai piedi della Madonnina dove sono previsti gli interventi dal palco di Roberto Cenati presidente dell’Anpi provinciale, del sindaco Sala, del segretario generale della Cisl Luigi Sbarra, della presidente nazionale dell’Associazione nazionale partigiani cristiani Mariapia Garavaglia, del presidente nazionale dell’Aned Dario Venegoni, del presidente nazionale Anpi Gianfranco Pagliarulo e di Farida Elashwal, studentessa e attivista politica milanese di origini egiziane. Si collegherà in video il partigiano ‘Alessio’, all’anagrafe Aldo Tortorella, ex leader del Pci a Milano.