Bossi lancia il Comitato Nord, ecco il “Voltaren della Lega”

 ”Abbiamo dato vita al Comitato del Nord perché è arrivato il momento di alzarsi in piedi… Avete sofferto quando avete visto cancellare l’identità della Lega…”. Così Umberto Bossi parlando al primo evento pubblico del suo Comitato del Nord in corso al Castello di Giovenzano in provincia di Pavia. Il fondatore della Lega è arrivato in sedia a rotelle dopo l’ultimo ricovero per un intervento di ulcera. Al suo fianco l’europarlamentare Carlo Ciocca e l’ex ministro Roberto Castelli. Ad accogliere il fondatore della Lega sulle note di ‘Va pensiero’ gli applausi dei tanti militanti che riempiono la sala. ‘Bossi, Bossi!’, gridano in tanti. E ancora: ‘Capo sono tutti con te!’.

La sala è piena di militanti e simpatizzanti con fazzoletti, magliette e bandiere verdi: debutta così il progetto fortemente voluto dal senatur per rilanciare la spinta autonomista dopo il flop della Lega salviniana alle ultime politiche. In attesa di Bossi, a prendere la parola sono l’ex deputato Paolo Grimoldi e l’eurodeputato Ciocca, scelti come coordinatori del Comitato. ”Bossi mette in campo il Comitato del Nord che è il Voltaren della Lega, per fare in modo che torni a riposizionarsi dove è nata, al Nord”, esordisce Ciocca. Allo stato ci sono state oltre mille adesioni e l’obiettivo è andare oltre le 5mila, spiegano gli organizzatori.

”Andando in giro tanti militanti della Lega mi hanno chiesto ‘Bossi fai qualcosa, ma come è possibile?’…”, spiega quindi il fondatore della Lega che si fa portavoce del malessere di quei militanti che chiedono una maggiore spinta autonomista. Ciocca lo interrompe: ”Per questo motivo all’appello ‘Bossi fai qualcosa’ tu, Umberto, hai risposto con il Comitato del Nord, ci hai dato un sogno…”. ”Abbiamo dato vita al Comitato del Nord per rinnovare la Lega e non per distruggerla…”, ha quindi assicurato il senatur.

”Abbiamo dato vita al Comitato del Nord perchè è arrivato il momento di alzarsi in piedi”, non solo alla luce dei ”risultati negativi” della Lega alle ultime politiche. ”Negli anni abbiamo visto cancellare l’identità della Lega e se cancelli l’identità, muori… Abbiamo dovuto aspettare la crisi elettorale per muoverci liberamente. Serve un’identità forte e chiara”, il monito di Bossi ai presenti.

”Noi lombardi siamo fratelli dei veneti. Ai fratelli veneti – ha avvertito il fondatore della Lega – si tende addirittura a perseguitarli e questo non è accettabile. Tutto verrà deciso assieme…”.

(Adnkronos)