(Adnkronos) – “Al netto di conquiste purtroppo via via smantellate dal governo dell’assembramento (dalla legge anti-corruzione al super-bonus) le ragioni per le quali venne fondato il M5S sembrano essersi perse nei palazzi romani. Il Movimento, d’altro canto, non è nato per diventare un Pd buono. Nacque per rovesciare la piramide, per garantire licenza di incidere a chi pensava, come disse Mark Twain, che ‘se votare facesse qualche differenza non ce lo lascerebbero fare’. Non nacque per sostituire un potere con un altro e neppure per barattare posizioni di potere personale in cambio della più bieca restaurazione. Una restaurazione ormai avvenuta. Avallai il governo gialloverde, accettai quello giallorosso. Non tollerai il governo di tutti in quanto pensai che con Draghi Presidente del Consiglio ed il Movimento minoranza all’interno del Consiglio dei ministri, il processo di restaurazione non si potesse più rallentare. Così è stato”. Così Alessandro Di Battista, fuoriuscito dal Movimento 5 Stelle, si esprime sulle prospettive del Movimento in un’anteprima dell’editoriale pubblicato dal settimanale ‘The Post Internazionale – Tpi’, in edicola da domani venerdì 4 febbraio.
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