Milano violenta, da Casalegno a Sainz: tutti i casi denunciati dai vip

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Elenoire Casalegno è solo l’ultima vittima di una scia di aggressioni, rapine, furti e scippi messi a segno nei mesi scorsi a Milano nei confronti di volti più o meno noti, da parte di bande o da singoli malviventi nel quadrilatero della moda, nelle zone della movida o in centro città. Casalegno, in un video postato ieri sui social in cui ha taggato il sindaco di Milano, Giuseppe Sala, ha raccontato di essere stata “inseguita e assalita da uno squilibrato”, in pieno giorno, in corso di Porta Nuova, nel cuore di Milano. “Per fortuna – ha osservato la conduttrice e attrice – è intervenuto un uomo che ha iniziato a urlargli contro”. 

Prima di lei, a finire nel mirino dei rapinatori era stato, nel settembre scorso, il pilota di Formula Uno Carlos Sainz, mentre si trovava a Milano per il Gran Premio di Monza. Una banda si è avvicinata al pilota che si trovava in centro assieme al manager e uno di loro gli ha strappato dal polso il prezioso orologio Richard Mille da mezzo milione di euro. Sainz non ci ha pensato su un attimo e dopo aver inseguito i rapinatori, grazie anche all’aiuto di alcuni passanti, è riuscito a bloccarli e a recuperare l’orologio. 

I primi di settembre anche l’ex calciatore Christian Vieri, è riuscito a sventare un furto mentre si trovava con la moglie Costanza Caracciolo in un ristorante milanese. Il calciatore ha raccontato che una ladra stava per mettere in pratica il tentativo di furto usando il trucco del foglio che copre l’oggetto da derubare. Il giorno seguente Vieri ha raccontato sui social l’accaduto, cercando di avvertire i suoi follower: “A Milano bisogna stare attenti”.  

Nel luglio scorso, a vivere una disavventura simile è stato Saturnino Celani, il bassista di Jovanotti, derubato del suo portafogli mentre si recava in metro da piazza Missori in stazione Centrale. Il bottino, come aveva raccontato lo stesso Saturnino sui social, era stato “un porta carte di credito, 15 euro e 5 ‘pezzi di plastica'”. “Caro borseggiatore tra te e Arsenio Lupin ci sono mondi – aveva scritto Saturnino in un lungo post sui social -. Hai lo stesso Qi dei rapinatori che forzano il caveau di una banca per rapinarla e non troando niente mangiano quelli che pensavano essere yogurt, era la banca del seme!”. 

Ad essere colpito da una banda di ladri di orologi di lusso, nel marzo scorso, era stato anche il noto ristoratore dei vip Giuseppe Cummo, titolare del ristorante ‘Le specialità’ di via Calvi, derubato di 95mila euro in contanti nella sua abitazione milanese e della collezione di oltre 30 orologi di lusso, tra cui molti Rolex e Patek Philippe, per un valore di circa 1,5 milioni di euro. Una vicenda simile a quella vissuta a febbraio dal dentista dei vip, Luca Macaluso, vittima di una banda di trasfertisti, arrivati da Napoli per mettere a segno una serie di colpi. Macaluso era riuscito a sventare la rapina del Rolex Daytona che aveva al polso, ricevendo due colpi di pistola a salve. Lo stesso copione aveva riguardato anche un giocatore svizzero 20enne di serie B, accerchiato in corso Como da una banda di ragazzini che nel maggio scorso gli hanno sottratto il suo orologio Cartier, una collana, gli orecchini, il telefono e le scarpe che aveva addosso. 

Da parte dei volti noti gli appelli si sprecano. A giugno l’influencer Giulia Salemi ha definito “una vergogna quello che continua a succedere a Milano, in centro alle 5 del pomeriggio” postando il video di un’aggressione. “Qualcuno vuole fare qualcosa o andiamo avanti così?” aveva lamentato Salemi. L’anno scorso anche Chiara Ferragni era intervenuta sul tema sicurezza in un video dicendosi “angosciata e amareggiata dalla violenza che continua esserci a Milano” e raccontando di “conoscenti e cari che vengono rapinati in casa”. Dal canto suo, il sindaco Sala è intervenuto oggi con un post su Facebook nel quale sottolinea come da parte dell’amministrazione comunale non ci sia mai stata “nessuna sottovalutazione o inconsapevolezza del problema” sicurezza e ricordando di essere al lavoro, assieme all’ex capo della polizia, Franco Gabrielli e al Comitato Strategico per la Sicurezza Urbana e la Coesione Sociale, per agire con determinazione. 

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