Beni di prima necessità alimentari ma non solo. Tra i prodotti compresi nel paniere del patto anti inflazione ci dovrebbero essere, in linea di massima, pasta, latte Uht, biscotti, uova, pannolini, pelati, olio, saponi per la casa e per le persone. Non ci saranno, secondo quanto si apprende, i prodotti freschissimi come ortofrutta e carne. Il trimestre anti inflazione si applicherà genericamente ad una “selezione di articoli rientranti nel cd. ‘carrello della spesa’ e di prima necessità, nel rispetto della libertà di impresa e delle strategie di mercato delle singole aziende che aderiranno all’iniziativa”. E’ quanto si legge nel protocollo d’intesa firmato oggi a Palazzo Chigi, dalle associazioni della distribuzione e del commercio (Gdo e dettaglio), insieme alle associazioni che rappresentano i settori delle farmacie e parafarmacie, alla presenza del Premier Giorgia Meloni e promosso dal ministro delle Imprese del made in Italy Adolfo Urso.
Dunque, non c’è un elenco dettagliato dei generi di prodotti da “offrire a prezzi calmierati dal 1 ottobre al 31 dicembre” ma si fa riferimento a “beni di prima necessità alimentari e non alimentari di largo consumo, ivi compresi quelli rientranti nel cd. ‘carrello della spesa'”, laddove si spiega che lo scopo del protocollo è quello di “favorire il contenimento dei prezzi” di tali beni. Nel ‘carrello della spesa’ viene poi spiegato, “rientrano anche i prodotti per l’infanzia e per la cura della persona”.
Nelle more del protocollo, che si dipana in 13 articoli, viene esplicitamente scritto che “il paniere su cui applicare prezzi calmierati” nel trimestre preso in considerazione, “viene definito da ciascuna impresa distributiva anche sulla base del concreto supporto delle imprese delle filiere, ricomprendendo quanto più possibile prodotti di prima necessità alimentari e non, ad esclusione degli alcolici”.