Variante Delta, cresce l’allarme

Dall’Inghilterra alla Russia all’Australia, cresce nel mondo l’allarme contagi per la variante Delta o indiana del coronavirus, che è sotto i riflettori anche in Italia. Domani, 28 giugno, il nostro Paese diventa tutto zona bianca: il rischio di ricorrere alla zona rossa per arginare eventuali focolai, però, è concreto.

Fuori dall’Italia, c’è stato un aumento record dei casi di Covid in Gran Bretagna dove oramai la variante Delta del Sars-Cov-2 è predominante. Nelle ultime 24 ore sono stati registrati 18.270 contagi, il numero più alto dallo scorso 5 febbraio, e 23 decessi. L’83 per cento degli adulti ha ricevuto una dose di vaccino e il 61,2 per cento due.

A Sidney, in Australia, è stato annunciato un lockdown di due settimane a partire da oggi. Il governo del Nuovo Galles ha detto alla popolazione di restare a casa – salvo le eccezioni previste per andare a lavorare, fare la spesa e per ragioni mediche – nell’area metropolitana di Sydney e nelle vicine zone di Blue Mountains, Central Coast e Wollongong, che saranno in lockdown fino al prossimo 9 luglio. Nelle ultime 24 ore, nello stato del Nuovo Galles sono stati registrati 29 nuovi casi di Covid. Grazie anche alla chiusura dei confini, l’Australia è riuscita ad arginare la diffusione del coronavirus nel Paese, dove dall’inizio della pandemia sono stati registrati circa 30.400 casi e 900 vittime.

In Russia, dove continuano ad aumentare i casi di Covid – i nuovi contagi sono stati 21.665, il numero più alto dallo scorso 21 gennaio e i decessi 619 nelle ultime 24 ore – il vice direttore dell’Istituto centrale di ricerca in epidemiologia, l’accademico delle scienze, Aleksandr Gorelov, ha denunciato che la variante Delta del Sars-Cov-2 sta diventando prevalente. Molti pazienti ora sono giovani e giovanissimi.

E l’Olanda, che ha sollevato a partire da oggi la maggior parte delle restrizioni anti Covid – insistendo però sul mantenimento di una distanza minima di 1,5 metri fra le persone – ha esortato alla massima cautela in vista del pericolo della diffusione della variante Delta.

In Italia, “per quanto riguarda la circolazione delle varianti” di Sars-CoV-2 “il ministero e le Regioni stanno alzando il livello di guardia, soprattutto a causa di una certa circolazione della variante Delta – ha sottolineato il direttore generale Prevenzione del ministero della Salute, Gianni Rezza – Per questo motivo è necessario continuare con la campagna di vaccinazione in modo da cercare di immunizzare il maggior numero possibile di persone con il ciclo completo e allo stesso tempo è importante mantenere dei comportamenti individuali prudenti”.

“Si segnala un numero crescente di focolai di varianti del virus Sars-CoV-2, in particolare della variante Delta che, come sappiamo, presenta una maggiore trasmissibilità e che deve farci porre notevole attenzione” ha detto il presidente dell’Istituto superiore di Sanità (Iss), Silvio Brusaferro.

I dati in Italia si avranno lunedì, quando “l’Istituto superiore di sanità (Iss) diffonderà i dati di quella che si chiama flash survery che ci dà un’idea precisa e accurata di quella che è la diffusione di quella che chiamiamo variante Delta o indiana” ha spiegato il coordinatore del Comitato tecnico scientifico per l’emergenza Covid e presidente del Consiglio superiore di sanità, Franco Locatelli . Il dato di diffusione della variante Delta in Italia dall’indagine preliminare è al 16% “verrà definito in maniera più affidabile ma siamo sotto il 20%”, ha confermato Locatelli.

(Adnkronos)