(Adnkronos) –
Tutti pazzi per il FantaSanremo. Cos’è? Come funziona? Il gioco sul festival, nato già da qualche anno per iniziativa di un gruppo di ragazzi marchigiani appassionati di Sanremo, è diventato ormai una vera istituzione festivaliera. Ma quest’anno ha registrato una vera impennata, grazie soprattutto all’interesse suscitato negli stessi cantanti in gara. Per dare la misura della vera e propria mania scatenatasi, nel 2021 le iscrizioni si chiusero a circa 50.000 squadre, per l’edizione 2022 le squadre formate sono state 500.000.
Ogni giocatore ha a disposizione 100 ‘Baudi’ per acquistare 5 degli artisti in gara: la valuta è infatti intitolata al decano del festival Pippo Baudo. Per formare una squadra (attenzione era possibile iscrivere la propria squadra, naturalmente fino al giorno prima dell’inizio del festival) occorre infatti schierare 5 artisti e nominare capitano uno di loro. Ogni artista ha una sua quotazione: si va dai 35 Baudi di Mahmood e Blanco ai 32 di Achille Lauro, dai 28 Baudi di Elisa ai 26 di Sangiovanni, dai 25 di Emma ai 20 di Gianni Morandi e Massimo Ranieri, fino ai 15 di Ditonellapiaga con Donatella Rettore e ai 14 Baudi di Iva Zanicchi, Yuman e Matteo Romano.
Il regolamento del FantaSanremo, elaborato dalla FIF (Federazione Italiana FantaSanremo), si muove sulla falsariga di quello del fantacalcio. Ma i bonus e i malus sono naturalmente a tema sanremese: ogni gesto di un artista può avere un peso nel FantaSanremo (naturalmente spetta alla FIF l’ultima parola). Così, accanto al punteggio del primo posto in classifica (50 punti), del secondo (35 punti) e del terzo (25 punti), peseranno un’infinità di altre possibilità: la ‘scapezzolata’ vale 10 punti (“capezzolo in vista, il ‘vedo non vedo’ non conta, +10 per ogni capezzolo”, recita il regolamento), solo 5 punti invece per chi esibisce l’ombelico, mentre vale 20 punti il “tatuaggio in zone pubiche in bella vista”.
E ancora: l’artista che cambia o trasforma completamente il suo outfit durante l’esibizione guadagna 10 punti. Gli Insulti o gesti provocatori contro il pubblico valgono invece 25 punti. Mentre 5 punti vengono assegnati per un bacio sulla guancia durante l’esibizione (“sulla bocca raddoppia, alla francese triplica”). Ci sono addirittura il Bonus Tamberi (l’artista salta più di 2,37m) e il Bonus Jacobs (l’artista corre 100 metri sul palco in meno di 9,80s), che valgono entrambi ben 100 punti, data l’improbabilità che si debbano attribuire. La Standing ovation del pubblico dell’Ariston vale 20 punti, quella dell’orchestra 30 punti. C’è anche un bonus di autopromozione del gioco: riceverà 10 punti l’artista che “dice espressamente la parola FantaSanremo durante interviste, comunicazioni social e/o ospitate (bonus assegnato soltanto la prima volta che l’artista dirà espressamente la parola FantaSanremo al di fuori del palco dell’Ariston)” ma ne riceverà 25 l’artista che “dice espressamente la parola FantaSanremo sul palco dell’Ariston”. Superbonus da 50 punti per l’artista l’artista dice espressamente la parola “Papalina” sul palco dell’Ariston.
Non meno numerosi e fantasiosi i malus: -30 punti per un inciampo sulla scala dell’Ariston (pre-esibizione), -50 per una caduta sulla scala (pre-esibizione), -10 per il cantante che dimentica parole del testo della propria canzone in gara facendo scena muta o farfugliando per qualche secondo, -10 per l’utilizzo dell’autotune (malus assegnabile una sola volta ad artista, al primo utilizzo), -25 per “caduta o spostamento vistoso della dentiera” dell’artista, -30 per la “caduta del parrucchino o spostamento del riporto”, -25 punti per l’artista che sputa volontariamente sul palco, -30 punti per l’artista che riceve fischi chiaramente udibili di disapprovazione del pubblico dell’Ariston, fino ai -66.6 punti per la bestemmia in diretta e ai -100 punti per la canzone e/o artista squalificati. Naturalmente, vince chi, terminata l’ultima puntata di Sanremo, ha totalizzato il maggior numero di punti.
Nei giorni scorsi l’Adnkronos aveva raccolto anche il commento di un divertito Pippo Baudo: “Diventare carta moneta non è male. Questa è forse la cosa più strana che mi sia capitata. Ma è una bella soddisfazione. Vuol dire che qualcosa ho seminato anche tra le nuove generazioni di appassionati del festival”, aggiunge Baudo, decano dei conduttori del festival e detentore del primato di conduzioni, ben 13: la prima nel 1968 e l’ultima nel 2008.