(Adnkronos) – “La richiesta di mediazione è arrivata da parte del Presidente d’Ucraina Volodymyr Zelenskyy durante la sua ultima conversazione telefonica con il Presidente del Consiglio Mario Draghi” (martedì scorso, ndr), spiega l’ambasciatore ucraino in Italia, Yaroslav Melnyk, rispondendo a una domanda dell’Adnkronos. Zelensky “ha detto più volte che vuole incontrare il presidente Putin per parlare della possibilità di calmare la situazione, ma fino ad ora la parte russa ha sempre negato tale iniziativa”, ha ricordato il diplomatico. “Siamo grati al presidente Draghi per aver accettato la richiesta perché crediamo nel dialogo diplomatico come unica soluzione”.
“Le accuse secondo cui il governo ucraino intende lanciare un’operazione offensiva nei territori temporaneamente occupati delle regioni di Donetsk e Luhansk sono lontane dalla realtà”, assicura l’ambasciatore ucraino. “L’Ucraina non sta conducendo né pianificando atti di sabotaggio nel Donbass ed è pronta a continuare il dialogo per attuare gli accordi di Minsk”. Quando alla possibilità di un cambiamento della posizione di Kiev sul suo ingresso alla Nato, il diplomatico ribadisce che “nessuno tranne l’Ucraina e i membri della Nato dovrebbero avere voce nelle discussioni sulla futura adesione dell’Ucraina all’alleanza atlantica”.
L’Ucraina sollecita quindi “la comunità internazionale, gli Stati esteri e le organizzazioni internazionali a condannare immediatamente le provocazioni condotte dalla Federazione Russa e dalle sue ‘amministrazioni di occupazione’ nel Donbass, provocazioni che minano il processo di composizione politico-diplomatica”, ha affermato l’ambasciatore rispondendo a domande dell’Adnkronos.
Kiev “respinge categoricamente i tentativi della Russia di aggravare la già tesa situazione della sicurezza. Rimaniamo fermamente impegnati in una soluzione politico-diplomatica e, insieme ai nostri partner, massimizziamo gli sforzi per ridurre la tensione e mantenere la situazione in linea con il dialogo diplomatico”, aggiunge il diplomatico.
Il governo a Kiev capisce “benissimo che la Russia sta facendo queste mosse per aumentare la pressione psicologica sia sul governo ucraino che sui residenti dei territori temporaneamente occupati, e per formare un background informativo per nascondere l’escalation della situazione”, conclude l’ambasciatore.