Banca Popolare Sondrio, nel nuovo piano 550 mln dividendi al 2025

(Adnkronos) – Un utile netto in crescita a 323 milioni di euro nel 2025 e oltre 550 milioni di dividendi previsti nell’arco del piano. Sono alcuni degli obiettivi del piano industriale di Banca Popolare di Sondrio, il primo dopo la trasformazione dell’istituto da società cooperativa in società per azioni. Il margine di interesse è previsto toccare quota 667 milioni nel 2025, con una crescita media annua del 6%, mentre le commissioni nette aumenteranno mediamente del 5,5% a 443 milioni. L’istituto valtellinese punta a dare una nuova spinta sul risparmio gestito e sulla bancassicurazione e prevede crediti netti alla clientela in crescita a 35,9 miliardi, volumi di risparmio gestito e assicurativo a 13,8 miliardi, in crescita media annua del 12%, e premi assicurativi in crescita medie dell’11%.  

“Con la fondazione avvenuta a Sondrio nel 1871, siamo stati una delle prime banche popolari del Paese. La nostra vocazione è crescere”, ha detto l’amministratore delegato, Mario Alberto Pedranzini. “Crescere assieme ai nostri clienti, con i nostri dipendenti, oltre i confini di una tradizionale banca del territorio. Con rigore, disponibilità verso i clienti, vicinanza alle comunità delle aree servite, preservando la nostra identità ma continuando a innovare”.  

Sul fronte dei requisiti patrimoniali il gruppo prevede un Cet1 ratio al 15,6% a fine 2025 e superiore al 15% in ogni anno del piano, con un liquidity coverage ratio superiore al 140%. L’obiettivo sullo stock dei crediti deteriorati è una riduzione del 7% medio annuo, da ottenere attraverso il rafforzamento della macchina operativa interna e ulteriori cessioni di crediti deteriorati per un ammontare di 580 milioni nei prossimi quattro anni. 

Il gruppo punta inoltre all’evoluzione digitale della relazione con la clientela. Gli investimenti in It sono previsti in crescita a 120 milioni nel 2025, dagli 86 milioni nel 2021. I costi operativi saranno di 619 milioni a fine piano, con un cost/income ratio in calo al 51,8% al 2025. 

(Adnkronos)