Aumenti tariffe Apam, Carra (Pd): “La Regione intervenga per coprire i costi”

MILANO – “Regione Lombardia deve intervenire per coprire i costi delle agenzie di trasporto pubblico ed evitare gli aumenti che dal 1 settembre avranno una ricaduta importante e preoccupante sui cittadini, in particolare sugli studenti e sugli anziani. Gli aumenti delle tariffe di Apam devono essere assolutamente evitati.
Nell’ambito della discussione dell’assestamento di bilancio, in regione, abbiamo chiesto alla giunta Fontana di destinare più risorse al trasporto pubblico, ma non siamo stati ascoltati, nessun aumento di risorse previsto per il settore. Con l’aumento delle tariffe saranno penalizzate le famiglie, poiché l’autobus è uno dei mezzi più utilizzati dagli studenti fuori sede che devono raggiungere il capoluogo, i lavoratori pendolari, gli anziani che si spostano sul territorio provinciale se non hanno a disposizione famigliari per l’accompagnamento o mezzi propri. Il Consiglio di amministrazione della Tpl di Mantova e Cremona ha dato il via libera agli aumenti delle tariffe sulla base di una delibera della regione approvata nei primi giorni di luglio, a questo punto la regione intervenga destinando risorse alle agenzie di trasporto consentendo di frenare sugli aumenti già previsti”. E’ il commento di  Marco Carra, consigliere regionale Pd, in merito all’annuncio dell’aumento delle tariffe dei bus che scatterà anche a Mantova dal primo settembre.
Il PD è contrario agli aumenti e chiede ancora una volta alla maggioranza che governa la regione Lombardia di farsi carico della questione che non è certo secondaria sul bilancio di una famiglia con figli studenti o lavoratori pendolari che devono utilizzare i mezzi per spostarsi in autobus dalla provincia al capoluogo o viceversa. Stiamo parlando di rincari consistenti, e anche se si tratta di adeguamenti a indici stabiliti dall’Istat, il problema diventa politico, e solo con la volontà di superarlo si tuteleranno anche coloro che in maggior parte utilizzano i mezzi, come appunto studenti, anziani e lavoratori”.

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