VILLASTRADA (DOSOLO) Il mondo della cucina e della gastronomia mantovana e italiana perde uno dei suoi grandi protagonisti. E’ morto ieri sera all’ospedale Oglio Po lo chef Arneo Nizzoli, che avrebbe compiuto 89 anni il prossimo ottobre.
Considerato il re della zucca, Nizzoli gestiva il suo storico e rinomato ristorante a Villastrada che aveva aperto il 1° maggio di 61 anni fa insieme alla moglie Rina Albertini (della famiglia dell’ex campione del Milan, Demetrio) e che oggi coinvolge anche i figli Dario e Massimo nella conduzione.
Tra i suoi clienti più affezionati, Cesare Zavattini, indimenticato giornalista, scrittore e regista, originario della vicina Luzzara che amava tornare nel ristorante di Arneo quando rientrava da Roma. Il suo risotto alla zucca aveva stregato tra gli altri anche il regista Bernardo Bertolucci. Ma nel suo ristorante passavano di frequente Katia Ricciarelli, Renzo Arbore, i Nomadi, Renzo Arbore e molti altri personaggio dello star system oltre a Vittorio Sgarbi che lo costringeva a tenere aperta la cucina fino a tardi.
Nel tardo pomeriggio la salma, vestita con gli indumenti da chef, verrà trasferita all’interno del ristorante di Villastrada per le visite. Sulla giacca da chef saranno appuntate le medaglie e le onorificenze di Cavaliere e Grand’Ufficiale ricevute durante la sua attività durata più di sessant’anni.
Nizzoli era anche famoso per le mitiche “maialate”, delle grandi feste popolari nel segno dei piatti di maiale, che dagli nni ’80 iniziarono ad avere un successo tale da portare Arneo a rpterla anche 30-40 volte nello stesso inverno.
“La mia è una cucina tematica, fortissimamente padana, legata alle stagioni e ai prodotti della campagna occidentale mantovana del Viadanese, confinante con il Casalasco e dirimpettaio del Parmense farnesiano di Colorno e del Reggiano gonzaghesco e bentivogliano di Gualtieri”, amava dire Arneo Nizzoli, definito il “Picasso della gastronomia naïf“.
“Un giorno Cesare Zavattini si fece vedere nel mio locale e aveva con sé un ospite speciale: Valentino Bompiani. Lo sceneggiatore di “Ladri di biciclette” sapeva che il suo editore non amava la zucca, ma quella volta toccava al mio cliente abituale ordinare. Fece portare due porzioni abbondanti di risotto con la zucca e, quando portai i piatti a tavola, lui disse a Bompiani: “Ti ricordi di quel nostro incontro di vent’anni fa da Biffi, quando mi costringesti a mangiare le lumache? Ora è arrivato il momento di vendicarmi, così tu mangerai riso e zucca!″ si legge nella descrizione del libro ‘Gustiamo tanto di me’ scritto da Nizzoli insieme a Gabriele Maestri (da cui è tratta la foto pubblicata) in cui si spiega che “il suo ristorante di Villastrada di Dosolo è un’istituzione della Bassa. È il centro di un universo incredibile, in cui tradizione e creatività si fondono da sempre. Lui, però, è soprattutto un narratore di qualità superiore, che sa dare alle parole il sapore dei cibi e della memoria….”.
I funerali si celeberanno sabato mattina alle 10 partendo dal ristorante di Villastrada.
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