Le suore Sacramentine lasciano Pegognaga dopo 84 anni

Le suore Sacramentine lasciano Pegognaga dopo 84 anni

PEGOGNAGA – Annuncio choc per l’intera comunità laurenziana ieri mattina in chiesa a Pegognaga: le Suore Sacramentine, che qui svolgono attività educativa e pastorale dal lontano 1937, dovranno lasciare il paese.
Ad annunciarlo coram populo, don Flavio Savasi, parroco di Pegognaga e di Polesine, al termine della celebrazione della prima messa domenicale nella pieve di San Lorenzo. Ha infatti dato lettura alla lettera che la generalizia dell’ordine religioso bergamasco, madre Maria Gambirasio, ha indirizzato al vescovo di Mantova e al parroco di Pegognaga. «La comunità delle Suore Sacramentine presente in Pegognaga – scrive – é considerata una “istituzione“, per i molti anni di presenza, per il periodo storico non facile dal punto di vista politico, che lì hanno vissuto, per la collaborazione autentica con i Sacerdoti, in particolare don Dante (Lasagna n.d.r.), per la vicinanza e la testimonianza con i parrocchiani. Verrebbe da dire che non é pensabile che le Suore Sacramentine debbano lasciare Pegognaga». Prosegue «Purtroppo però in questo momento la congregazione, come ogni congregazione, é chiamata ad affrontare seri problemi relativi all’avanzare dell’età delle religiose, senza la possibilità di essere sostituite per la scarsità di vocazioni, soprattutto in Italia. Per questo il nostro Istituto ha avviato un processo di rivitalizzazione delle comunità e dei membri che le compongono, al fine di riqualificare la nostra vita e i nostri servizi, in ascolto delle istanze e delle sollecitazioni della Chiesa di oggi. In riferimento a tale processo, é stato steso un progetto per ridisegnare la nostra presenza». Ancora «Tale progetto prevede tra l’altro la riorganizzazione delle comunità e la chiusura di alcune di esse, tra cui, come già anticipato a voce dalla Superiora provinciale, la comunità di Pegognaga». Conclude «E’ con vivo rincrescimento, quindi, che le comunico la decisione, presa in sede di Consiglio generale, di concludere la nostra presenza a Pegognaga».
La notizia si é rapidamente diffusa in paese creando sconcerto in tutti i pegognaghesi, indipendentemente dalla pratica religiosa. La presenza delle Suore Sacramentine a Pegognaga fu richiesta nel 1937 dal parroco dell’epoca don Attilio Montanari, per gestire la scuola materna comunale in sostituzione delle Suore Orsoline che avevano rinunciato all’incarico. Da allora fino alla metà degli Ottanta le Sacramentine, pur tra alterni forti contrasti tra amministrazione comunale di sinistra e parrocchia, hanno continuato a esplicare opera educativa nella scuola materna. Opera quanto mai apprezzata da una moltitudine di generazioni di fanciulli che a loro volta sono divenuti genitori. Apprezzamento sottolineato poi dalla decisione dell’amministrazione comunale di centrosinistra degli anni Novanta, che, anche per mettere la parola fine ai contrasti tra le due istituzioni comunitarie del paese, fece intitolare la materna comunale di via Verdi a Madre Noemi Debalini, generalizia dell’ordine bergamasco, che per tre decenni consecutivi a cavallo del periodo bellico e postbellico, svolse attività educativa a Pegognaga. Le Suore quindi sono entrate nel cuore di tutti al punto che i pegognaghesi nel 2014 si batterono unendo le forze tra praticanti e non praticanti convincendo la casa madre dell’ordine a mantenere in paese la piccola comunità. Nei sette anni successivi la situazione è di nuovo cambiata, tant’é che di sei suore che operavano allora oggi a Pegognaga sono rimaste in tre: la superiora suor Catalda Bisignano, suor Graziana Bonanno, suor Anna Capiluppi. Calo delle vocazioni e pandemia hanno riproposto il richiamo in casa madre delle tre religiose; decisione accolta a Pegognaga, come detto, con notevole sconcerto.

Riccardo Lonardi

 

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