25 aprile, a Curtatone Zuccati ricorda come i mantovani aiutarono tanti prigionieri a salvarsi

25 aprile, a Curtatone Zuccati ricorda come i mantovani aiutarono tanti prigionieri a salvarsi

CURTATONE – Il Comune di Curtatone ha festeggiato l’anniversario della Liberazione con una cerimonia tenutasi sabato scorso nel cortile del Municipio di Corte Spagnola durante la quale sono stati ricordati alcuni dei principali momenti che hanno caratterizzato a Mantova la Resistenza.
A farlo è stata la presidente provinciale onoraria dell’Anpi Maria Zuccati che ha ricordato in particolare i drammatici giorni dopo l’8 settembre del 1943 con la morte di Giuseppina Rippa, di don Eugenio Leoni e con i tragici fatti dell’Aldriga. Ma Maria Zuccati ha ricordato anche coloro che riuscirono a salvarsi, grazie soprattutto alla generosità di tanti mantovani che aiutarono i prigionieri a scappare, pur sapendo che questo avrebbe potuto costare loro la vita.
Ne furono un esempio i Vigili del fuoco che entravano al Campo di concentramento del Gradaro con una divisa in più e, una volta dentro, facevano vestire da pompiere uno dei prigionieri per portarlo così all’esterno e farlo fuggire.
La cerimonia, aperta dal sindaco Carlo Bottani, ha visto poi l’orazione commemorativa del generale Raffaele De Feo, che ha insistito molto sui valori racchiusi nella Carta costituzionale. Alla luce di quanto sta accadendo con la guerra in Ucraina, il generale si è soffermato in particolare sull’articolo 11, quello in cui si afferma che l’Italia “ripudia la guerra come strumento di offesa” o come “mezzo per risolvere le controversie”, spiegando quindi che la Costituzione non consente che si possa attaccare un’altra Nazione, ma è ammessa invece la guerra per difesa.