BORGO VIRGILIO – Doveva spacciare cocaina, crack e hashish al parco e incassare i proventi, e se diceva di no erano botte. A picchiare senza pietà un 14enne era la stessa mamma del ragazzino.
E’ così che un’intera famiglia composta da fratello, sorella e dalla convivente di lui è stata arrestata ieri mattina dai Carabinieri di Mantova con l’accusa di aver gestito un’attività di spaccio al parco giochi sfruttando e picchiando un ragazzino che doveva ancora compiere 14 anni.
Gli arrestati sono un 27enne, la sorella di 30 anni, madre dell’adolescente obbligato con la forza a fare il pusher, entrambi di origine albanese e la compagna dell’uomo, una 45enne italiana.
Le indagini
Le indagini del Nucleo investigativo dell’Arma erano iniziate lo scorso aprile quando la trentenne, in compagnia dei due figli piccoli, nel parco giochi Yoghi di Borgo Virgilio, era stata trovata in possesso di una pistola con matricola abrasa, le relative munizioni, oltre a un etto di cocaina, di cui la metà suddivisa in dosi, e 50 grammi di hashish.
I successivi approfondimenti hanno fatto emergere l’attività di spaccio di fratelli e convivente tra i Comuni di Bagnolo San Vito e Borgo Virgilio che avrebbe avuto luogo tra febbraio e luglio 2024 al parco giochi, frequentato anche da bambini e genitori.
L’arresto
L’operazione è stata portata a termine da 15 Carabinieri del Comando Provinciale di Mantova, supportati da due unità cinofile antidroga e antiesplosivo del Nucleo di Casatenovo (Lecco). E’ stato proprio il cane Ocsi a rinvenire nell’abitazione dei tre 15 grammi di cocaina già suddivisa in dosi e un bilancino elettronico di precisione.
Gli arrestati sono stati trasferiti presso il carcere di Mantova, dove rimarranno a disposizione dell’Autorità Giudiziaria. Le accuse a loro carico sono pesantissime: traffico di sostanze stupefacenti, induzione allo spaccio di minore non imputabile, maltrattamenti in famiglia con episodi di violenza fisica e psicologica e detenzione e ricettazione di arma clandestina.
Il 14enne è stato affidato ad alcuni famigliari, che hanno offerto le dovute garanzie per dargli protezione e affetto.