A Palazzo Ducale torna un prestigioso arazzo di Giulio Romano di epoca rinascimentale

MANTOVA – Torna a Mantova a Palazzo ducale, l’arazzo di Giulio Romano, raffigurante la Venere spiata da un satiro con una serie di esuberanti puttini che giocano e animano la vivacissima scena.

Un’opera prestigiosa, di epoca rinascimentale che venne commissionata da Federico II, duca della città. Alto più di quattro metri e largo circa quattro metri e mezzo, l’arazzo è stato recentemente acquistato dal MiBACT per conto dello Stato Italiano grazie all’impegno della Direzione Generale Musei, alla regia di Palazzo Ducale di Mantova e al supporto di Fondazione Palazzo Te.

“La Direzione Generale Musei ha voluto fornire il pieno appoggio a Palazzo Ducale di Mantova nell’acquisizione di questo prestigioso arazzo rinascimentale – sono parole del Prof. Massimo Osanna, direttore generale dei musei – mantenere il nostro patrimonio artistico sul territorio italiano è uno degli obiettivi del nostro Ministero e siamo felici di poter collocare l’arazzo proprio nel palazzo che fu dei Gonzaga, committenti dell’opera, dove l’estro artistico di Giulio Romano concepì il soggetto della scena e la perizia dell’arazziere fiammingo Nicolas Karcher ne diede forma concreta. Riportare un’opera d’arte all’interno del suo sistema di risonanze storiche e artistiche è il modo migliore per valorizzarla. Un invito ad andare a Mantova in visita, dunque, non appena sarà possibile”.