Approvata mozione della Lega per la nascita della Banca regionale del plasma sotto l’egida di Mantova e Pavia

MILANO – Approvata oggi al Pirellone una mozione urgente del Gruppo Lega riguardante l’utilizzo del plasma iperimmune per la cura dei pazienti affetti da coronavirus.
“Il testo approvato in aula”, spiega il Consigliere regionale leghista Alessandra Cappellari, “impegna  la Giunta regionale ad istituire la Banca Regionale del plasma, che consiste nell’estendere la raccolta del plasma a tutti centri trasfusionali lombardi, che dovrà essere fatta secondo le indicazioni in essere negli ospedali San Matteo di Pavia e Carlo Poma di Mantova, con conseguente avvio, in queste due strutture sanitarie, della lavorazione e conservazione delle unità di plasma iperimmune anche per conto degli altri centri trasfusionali regionali. Infine vi è l’impegno ad estendere il protocollo a tutte le Asst che ne facciano richiesta

“Presso il policlinico San Matteo di Pavia e l’ospedale Carlo Poma di Mantova è stato attuato l’ormai noto protocollo di cura sperimentale che si è rivelato determinante nella lotta contro il covid-19 – continua Cappellari – e le due strutture lombarde potranno diventare un punto di riferimento per tutta la Lombardia per l’istituzione di una banca del plasma. Da mantovana, sono orgogliosa che anche il nostro ospedale possa continuare ad avere un ruolo importante in  questo protocollo. I miei complimenti vanno innanzitutto al dott. Massimo Franchini, principal co-investigator del progetto con il dott. Cesare Perotti di Pavia e a tutta l’équipe dell’ospedale che ha collaborato fattivamente ottenendo importanti risultati”

“A Mantova e in tutto il nostro Paese c’è grande interesse per il lavoro del dottor Giuseppe De Donno, primario di pneumologia della nostra città, che con il suo entusiasmo e la sua determinazione ha travolto tutti noi e, soprattutto, ha permesso che i riflettori si accendessero su una sperimentazione in corso che sta offrendo in assoluto i risultati migliori e che ritengo sia giusto possa essere estesa a tutto il territorio nazionale. Se qualcuno ha in mente, per ordini di scuderia di partito, di umiliare o addirittura distruggere il sistema sanitario lombardo sappia che ha fatto male i propri conti” conclude il Consigliere