AstraZeneca e vaccino: quali sono i sintomi e cosa fare

AstraZeneca e vaccino: quali sono i sintomi e cosa fare

L’Ema dopo aver aver affermato ieri che c’è un possibile legame fra il vaccino covid AstraZeneca e casi molto rari di trombosi” ha elencato i possibili segnali degli eventi avversi legati alle trombosi e sottolineato l’importanza del riconoscere tempestivamente questi campanelli d’allarme e intervenire:

– fiato corto
– dolore al petto
– gonfiore alle gambe
– persistente dolore addominale
– sintomi neurologici, inclusi mal di testa grave e persistente o visione offuscata
– minuscole macchie di sangue sotto la pelle (petecchie) oltre il sito dell’iniezione.

L’Ema sottolinea come la maggior parte dei casi rari di trombosi, in chi si è vaccinato con AstraZeneca, si sono sviluppati nei vaccinati coinvolti entro due settimane dall’inoculazione. Nel caso in cui si dovessero manifestare, la raccomandazione è quella di contattare immediatamente il proprio medico o l’assistenza sanitaria.
Fortunatamente, infatti, se prese in tempo queste trombosi possono essere trattate e curate.
Il Prac (Il Comitato per la sicurezza di Ema) sottolinea l’importanza di un trattamento medico specialistico tempestivo. Riconoscendo i segni di coaguli di sangue e piastrine basse e trattandoli precocemente, gli operatori sanitari possono aiutare le persone colpite nel loro recupero ed evitare complicazioni” recita il comunicato stampa dell’Ema.
La manifestazione tromboembolica indotta dal vaccino è molto simile alla trombocitopenia (il numero di piastrine libere nel sangue che diminuisce) indotta da eparina o HIT, una reazione innescata dal fluidificante del sangue in cui possono svilupparsi trombi e crollo delle piastrine.
Alla base di questa reazione pare ci sia un’attivazione dei trombociti (piastrine del sangue). Dopo la vaccinazione, i vaccinati sviluppano anticorpi. Nel caso di pochissime persone vaccinate, questi anticorpi si legano alle piastrine e le attivano. Ciò porta al fatto che si formano coaguli nel sangue e alla fine possono “ostruire” il vaso sanguigno (trombosi). Allo stesso tempo, il numero di piastrine libere nel sangue diminuisce,