Cartiera Progest, dodici indagati per abusi edilizi

Dodici indagati per abusi edilizia alla Cartiera Progest di Mantova

MANTOVA Dodici indagati per i presunti reati edilizi e ambientali presso la cartiera Progestdi viale Poggio Reale. Tra questi i proprietari dello stabilimento ex Burgo – oggi Villa Lagarina – insieme ai progettisti e ai responsabili delle ditte che hanno eseguito i lavori.
E’ quanto ha deciso la Procura della Repubblicadi Mantova a conclusione delle indagini preliminarirelative alle violazioni edilizie e ambientali accertate dal Nucleo della Polizia Edilizia della Polizia Locale di Mantova nella cartiera. L’avviso è stato notificato a tutti i dodici indagati.
Le violazioni contestate riguarderebbero ampliamenti eseguiti tra il 2017 e il 2018. Le imputazioni  vanno dalla realizzazione di opere edilizie in assenza di permesso di costruire, alla costruzione di opere in assenza dell’autorizzazione paesaggistica o in difformità da essa fino al falso a carico di tre indagati. Opere che riguarderebbero in particolare la facciata nord dello stabilimento e il depuratore. La Procura ha definito “insanabili” alcune opere, quindi sarebbe impossibile rimediare, attraverso il pagamento di multe, a quanto fatto.

“La notifica dell’avviso della conclusione delle indagini preliminari – spiega un comunicato della Polizia Locale di Mantova – permetterà agli indagati di prendere visione ed estrarre copia degli atti contenuti nel relativo fascicolo”. Gli indagati hanno venti giorni di tempo per presentare memorie, documenti, chiedere alla Procura nuovi atti di indagini o per essere sentiti per dichiarazioni spontanee.

Ricordiamo che nelle scorse settimane un’indagine diversa aveva portato invece a indagare il patron di Progest Bruno Zago e suo figlio Francesco, direttore generale delle cartiere del gruppo, nonché il direttore dello stabilimento Stefano Lucchi per reati ambientali