Cinema, a Mantova le multisala restano chiuse. Riaprono Carbone e Mignon. L’Ariston ripartirà a maggio

Cinema, a Mantova le multisala restano chiuse. Riaprono Carbone e Mignon. L'Ariston ripartirà a maggio

MANTOVA – Da oggi i cinema in zona gialla possono riaprire ma per molti mantovani l’appuntamento con il grande schermo è rimandato visto che solo il Carbone è tornato in attività oggi. e mercoledì lo farà il Mignon.
Le grandi multisala rimangono chiuse e a spiegare il perchè è Paolo Protti, titolare della multisala Cinecity al Boma e dell’Ariston in centro città. “Non ci sono le condizioni per riaprire, abbiamo bisogno di una programmazione e questa non può esserci con il via libera arrivato solo tre giorni prima dalla potenziale riapertura” dichiara Protti secondo il quale le criticità sono molteplici. “Innanzitutto abbiamo bisogno di film nuovi e non solo di quelli già accessibili sulle piattaforme. Non c’è prodotto importante per il pubblico che frequenta di solito le multisala quindi dobbiamo aspettare per forza. Inoltre ritengo che, nonostante le sale siano sicure, se aspettiamo un poco diamo modo alla campagna vaccinale di ampliarsi e, di conseguenza, può aumentare ulteriormente il livello di sicurezza” spiega Protti.
Altra criticità il coprifuoco: dover essere a casa alle 22 significa programmare l’ultima programmazione al massimo alle 19,30 e questo crea non poche difficoltà.
Un po’ diverso è il discorso per l’Ariston, “con un pubblico differente – dice Protti – solitamente più cittadino rispetto a quello del Cinecity, e con abitudini che più possono collimare con le attuali disposizioni. Qui dobbiamo recuperare anche le proiezioni del Circolo del cinema, quindi credo che tra il 5 e il 12 maggio possiamo riaprire”.
“In ogni caso sarebbe stato meglio se il Governo avesse fatto un calendario riguardante il possibile allentamento del coprifuoco perchè abbiamo bisogno di programmazione”. Obiettivo per una possibile riaperture del Cinecity? “Vediamo per metà giugno ma dipende da molti fattori” conclude il titolare della multisala.
La situazione descritta da Protti è comunque comune a tutt’Italia dove oggi ha riaperto un cinema su dieci.
“Sono circa 120 su 1.400 i cinema italiani in zona gialla che hanno riaperto, pari al 15 per cento delle strutture, (in zona arancione e rossa le sale devono restare chiuse). Lo ha detto  all’Agi Simone Gialdini, direttore generale dell’Anec (associazione nazionale esercenti cinema) che dichiara: “Le condizioni di riapertura sono insostenibili” spiega, elencando il coprifuoco alle 22, il divieto di  vendere popcorn e affini e, soprattutto, il fatto che, con la riapertura annunciata solo una decina di giorni fa, “non ci sono molti film da portare in sala, la programmazione delle uscite richiede circa quattro/cinque settimane”.