Cottarelli: “Se guerra breve si eviterà recessione”. “Io candidato alla presidenza della Lombardia? Mai dire mai”

MANTOVA – Dall’aumento delle materie prime agli scenari che potrebbero prefigurarsi alla luce della guerra in Ucraina, dal fisco alle politiche dell’immigrazione. E’ uno scenario a tutto campo quello che traccia l’economista Carlo Cottarelli in una sala del Parco del Mincio gremita, invitato da Azione nell’ambito di una mattinata dedicata prima ai temi del lavoro e del trasporto pubblico.
Cottarelli presiede “Programma per l’Italia”, il comitato scientifico che formalizzerà proposte per un nuovo programma di governo, promosso da Azione, + Europa e Alleanza Liberaldemocratica per l’Itala. Intervistato dal direttore della Gazzetta di Mantova Enrico Grazioli, Cottarelli affronta subito il tema del conflitto in Ucraina sottolineando che “se non dovesse essere troppo lungo le conseguenze economiche sarebbero limitate e si eviterebbe un’eventuale recessione”.
“Se il conflitto invece dovesse durare e le sanzioni alla Russia dovessero includere anche l’embargo del gas, cosa di cui Cottarelli dubita molto, lo scenario cambierebbe perché l’Italia si troverebbe con 10 miliardi in meno di metri cubi di gas rispetto al fabbisogno e a quel punto la recessione sarebbe dietro l’angolo.
Bisognerebbe pensare al nucleare con le centrali di quarta generazione che riducono moltissimo il problema delle scorie e ad implementare l’energia da fonti rinnovabili – dichiara l’economoista che sul fisco si dice certo che questo governo non potrà fare nulla visto che è impossibile trovare un minimo comun denominatore sulla materia tra Pd e Lega.
Poi parla del Pnrr e dice “un provvedimento positivo se visto da lontano ma se guardato più da vicino si capisce che non è un provvedimento che aumenta la capacità produttiva. In più è troppo sbilanciato. “Ci sono troppi soldi per le infrastrutture fisiche e troppo pochi per le persone. Ci volevano più soldi per la pubblica istruzione, per la formazione e per la ricerca” dichiara.
“Il pnrr non affronta nemmeno il problema demografico” per il quale Cottarelli sottolinea “che all’Italia serve una politica dell’immigrazione con canali regolari che da sempre manca”. Infine domanda d’obbligo che facciamo a Cottarelli è quella relativa alla sua candidatura alla presidenza di Regione Lombardia da parte de centro sinistra su cui girano sempre più voci. E lui risponde: “al momento non c’è niente, le ho lette solo sui giornali poi mai dire mai”.

Nel video servizio l’approfondimento sull’intervento di Cottarelli questa mattina a Mantova e l’intervista all’economista.