Covid, i medici di base vogliono vaccinare con Johnson & Johnson. Ema: prime dosi entro fine aprile

Francia, Germania e Spagna mettono il turbo alle vaccinazioni

I medici di famiglia vogliono vaccinare contro il Covid-19 con il farmaco di Johnson & Johnson. Domani il Sindacato Medici Italiani incontrerà il commissario straordinario per l’emergenza, il generale Francesco Figliuolo per discutere del piano vaccini.
“Domani incontreremo il Commissario Straordinario Figliuolo per dare il nostro contribuito alla velocizzazione della campagna vaccinale di massa anti-Covid; chiederemo, prioritariamente, che siano destinati ai medici di medicina generale i vaccini monodose prodotti dalla Johnson&Johnson per la vaccinazione dei cittadini” ha comunicato il Sindacato illustrando una serie di proposte che verranno portate all’incontro con il commissario straordinario.
Questo perché “è un farmaco molto maneggevole, può essere tenuto in un normale frigorifero e per il fatto che preveda una sola dose può semplificare di molto la procedura vaccinale“. Si chiede poi di accelerare le pratiche di attivazione delle strutture finalizzate alla produzione dei vaccini in Italia, affidando la produzione vaccinale nazionale direttamente al ministero della Salute e avviando i processi produttivi dei vaccini nello Stabilimento chimico farmaceutico militare di Firenze.
La terza richiesta è che venga riordinata in tempi rapidi la “farraginosa e complessa normativa autorizzativa dei locali adibiti a vaccinazione con deroghe nei punti non essenziali”, che al momento è “burocraticamente onerosa, costosa e affetta da problematiche intrinseche di ordine legale”.
Vengono avanzate poi alcune richieste per snellire tempi e burocrazia. “Derogare temporaneamente alle norme di incompatibilità tutt’ora vigenti che avviluppano in lacci e lacciuoli normativi ogni tentativo di svincolare molti operatori della sanità all’esecuzione dei vaccini” e “sveltire le pratiche burocratiche (non ha senso stampare 14 fogli di consenso informato e anamnesi vaccinale per cittadino: quasi un miliardo di fogli da conservare per almeno cinque anni se non addirittura di più, con aziende sanitarie che si trovano costrette ad affittare locali a norma per stipare tutto questo oceano montante di carta) con una sinergia più stretta tra Agid, fascicolo sanitario elettronico in fattispecie e deburocratizzazione informatizzata si potrebbero raggiungere grandi risultati in breve tempo snellendo il tutto”.
Intanto questa mattina Emer Cooke, direttrice dell’Agenzia europea del farmaco (Ema) in audizione al Parlamento europeo ha dichiarato che “Il vaccino di Johnson & Johson ha dimostrato di avere un’efficacia al 67% in uno studio con 44 mila persone. È il primo vaccino monodose autorizzato nell’Unione europea e le prime dosi potrebbero essere disponibili entro la fine del mese di aprile”.