Covid, inchiesta sui test sierologici: indagati i vertici di Diasorin e San Matteo di Pavia

Screening sierologico, i primi risultati rilevano anticorpi nel 10% dei casi

PAVIA – Operazione in corso da parte del nucleo di polizia economico-finanziaria di Pavia, che sta procedendo al sequestro delle documentazioni, su ordine della locale Procura, riguardanti l’accordo tra la Diasorin e il San Matteo di Pavia per l’effettuazione dei testi sierologici per il Covid. Aperta un’inchiesta dopo una denuncia di una società concorrente: “sembrerebbe che sia stata favorita – fa sapere la Procura di Pavia in una nota -, a discapito di altre potenziali concorrenti, la società piemontese di rilevanza internazionale – Diasorin S.p.a. – operante nel settore delle biotecnologie, trasferendo ad essa tutti i risultati delle attività di ricerca e sperimentazione effettuate dalla Fondazione IRCCS San Matteo di Pavia, nel settore dei test sierologici per la diagnosi di infezione da Covid-19”. L’intesa “veniva stipulata senza gara rendendo possibile un vantaggio economico per l’impresa piemontese. Ulteriori accertamenti sono in corso per delineare i rapporti economico commerciali esistenti tra Diasorin, Fondazione Istituto Insubrico di Ricerca per la Vita e la società Servire S.r.l. tutte operanti presso l’Insubrias Biopark di Gerenzano (VA)”.