Covid, Marcheselli (PD): “Perché non coinvolgere i privati anche in assistenza e diagnosi?”

Marco Marcheselli (PD)

MANTOVA – “Anche nel territorio mantovano salgono ogni giorno i contagi per coronavirus, mentre i vaccini anti-influenzali sono disponibili con lunghi tempi di attesa anche per le categorie a rischio. I cittadini sono quindi spesso obbligati a rivolgersi a strutture private a proprie spese. Oggi, in regione Lombardia, mancano all’appello circa 2 milioni di dosi di vaccini contro appena 900mila dosi distribuite o in distribuzione. Perché?” Se lo chiede Marco Marcheselli, segretario provinciale del Partito Democratico, che prosegue: “Intanto gli ospedali della nostra ASST sono in sofferenza e chiudono i reparti. Le prestazioni chirurgiche si trasferiscono così negli ospedali privati accreditati. Queste stesse strutture, a differenza di ciò che avviene in altri territori, non vengono però coinvolte nell’assistenza ai malati Covid, tantomeno nella diagnosi. Peccato, sarebbe molto utile che tali strutture mettessero a disposizione risorse umane e materiali per alleggerire il lavoro dei medici di base, in questo periodo subissati di chiamate. Perché tutto questo non avviene?”

Questa settimana, il direttore della nostra ASST, il dottor Raffaello Stradoni, ha esultato per una collaborazione stipulata col privato che metterà a disposizione spazi per effettuare prestazioni chirurgiche da parte di equipe della nostra ASST, “permettendo” così ai nostri tre ospedali pubblici di Mantova, Asola e Borgo Mantovano di concentrarsi principalmente sui pazienti Covid. Ma di richieste del Dottor Stradoni agli ospedali privati riguardanti l’assistenza ai malati Covid non abbiamo visto nemmeno l’ombra. Il Dottor Stradoni ha invece ringraziato pubblicamente la consigliera Alessandra Cappellari (Lega) e la deputata Annalisa Baroni (Forza Italia) per l’impegno profuso al fine di favorire questa recente collaborazione.

Nel frattempo, sempre questa settimana, succede che a Milano il presidente Attilio Fontana (Lega) si ritrova a difendere dai suoi stessi compagni di partito il suo assessore alla sanità Giulio Gallera (Forza Italia), che pare lo stesso Matteo Salvini vorrebbe far fuori al fine di trovare un capro espiatorio per la pessima gestione lombarda del Covid. “Insomma – chiude Marcheselli – anche in questa seconda ondata, tutto il sistema sanitario lombardo sta mostrando le sue chiare inefficienze accompagnate da una gestione non all’altezza che, invece di invertire la rotta, continua la sua rotta nel tutelare la sanità privata a discapito di quella pubblica (e la parola “tutelare” forse è un po’ leggera). Ma c’è chi invece è entusiasta di tutto ciò, c’è chi dice che tutto va bene, che, anzi, occorre ringraziare quella politica che da tanti anni governa la nostra amata regione; e quindi, in sostanza, anche per il futuro avanti così, senza cambiare né idee, né persone. “È il modello Lombardia, bellezza!”. Poveri noi”.