SAN BENEDETTO PO – Il giorno tanto atteso è arrivato, certo non quello che mette la parola fine all’annosa vicenda del ponte di San Benedetto Po che si auspica possa essere nella primavera 2027, ma quantomeno quello che fissa un traguardo importante: l’apertura al traffico (non quello pesante) nella parte in alveo e sul bypass di collegamento alla nuova struttura ad arco.
Questa mattina alle 11 prenderà il via la cerimonia sul ponte alla presenza del Ministro delle Infrastrutture e trasporti, Matteo Salvini, ma ci sarà anche il presidente della Regione Attilio Fontana, l’assessore regionale alle infrastrutture e opere pubbliche, Claudia Maria Terzi, i sindaci del territorio, dal padrone di casa, Roberto Lasagna, al sindaco di Bagnolo San Vito, Roberto Penna, e poi Alberto Borsari, Presidente Consorzio Oltrepò mantovano, il Presidente della Provincia, Carlo Bottani e Alfonso Toto, della Toto Costruzioni.
Dopo un sopralluogo sul ponte sarà il Monastero del Polirone ad ospitare gli interventi delle autorità intervenute.
Ripercorriamo a grandi step i punti salienti della lunga storia del Ponte di San Benedetto Po
I PRIMI PROGETTI
Nell’aprile del 2013 l’allora presidente di Regione Lombardia annuncia che sono stati recuperati dalle pieghe del bilancio regionale 30 milioni di euro per rifare il ponte di San Benedetto. Il primo progetto di ristrutturazione fu finanziato dalla Regione nel 2014, 10 anni fa. Ai 30 milioni di euro di Regione Lombardia si aggiungono i 3,8 milioni di euro, della Provincia di Mantova.
Da li in poi modifiche: 350 metri di ponte metallico sorretto da due archi, e lavori affidati nel 2016 alla Toto, nuova fine lavori spostata al 2018: con 21 mesi di lavori e 19 giorni di chiusura per lo spostamento del nuovo ponte nella sua sede definitiva.
2020 COVID E STOP DELLE ATTIVITA’
L’arrivo della pandemia ha bloccato i lavori. Ma il 2020 è stato l’anno dei contenziosi, fermi, imprevisti, dei rincari, delle difficoltà nel reperire i materiali. La Toto chiede più tempo, si moltiplicano gli incontri in Provincia, in Prefettura, Palazzo di Bagno dice no alle richieste dell’azienda. Tutto si blocca.
Si mobilitano le associazioni di categoria per quella che definiscono “una farsa”. Si chiedono risposte e tempistiche.
A giugno 2020 spunta l’idea di far commissariare il cantiere, un mese dopo un incontro per farlo ripartire a novembre il Tribunale rigetta il reclamo di Toto e decreta corretta la ripresa dei lavori al ponte.
GLI SVILUPPI
Il 2021 vede la ripresa dei lavori che vanno avanti spediti e i mesi trascorrono tra verifiche, chiusure per verifiche di staticità e vari di varie parti di ponte.
Nel 2022 la prima parte è finita, ma è spuntata nel frattempo una nuova necessità: costruire il tratto in golena del ponte e abbandonare il vecchio manufatto in cemento sul quale da 10 anni non passa i traffico pesante, ormai ammalorato e valutato non più sicuro. Nell’agosto del 2021 viene firmato il progetto di fattibilità tecnica ed economica del tratto in golena completamente antisismico. Crescono, quindi i mesi di lavoro e crescono i fondi necessari. La prossima primavera saranno individuate le cinque ditte che parteciperanno all’appalto integrato: chi vince redigerà il progetto definitivo, esecutivo e poi realizzerà i lavori il cui inizio è previsto per il gennaio 2026. Una procedura velocizzata, consentita grazie all’approvazione in Parlamento di un emendamento ad hoc, che dovrebbe far risparmiare un anno e mezzo di tempo tra progettazione e lavori. I tempi del cantiere per la parte in golena vengono indicati in 15 mesi con gli ultimi 6 mesi circa che vedranno il ponte chiuso completamente al traffico.
Se il cronoprogramma sarà rispettato il ritardo sulle previsioni iniziali sarà di otto anni con una spesa lievitata da 30 a 54 milioni di euro.
PROVE DI CARICO
Il 6 febbraio 2024 dodici tir di 35-40 tonnellate l’uno sono transitati sul ponte di San Benedetto Po, hanno preso il via così le prove di carico sul ponte a doppio arco in alveo e sulla piastra aerea che sono state completate venerdì 16 febbraio. Si tratta dunque del collaudo delle strutture nuove del manufatto.
LA CIRCOLAZIONE RIPRENDERA’ DOPO LA CERIMONIA
Per una serie di operazioni tecniche, prima dell’apertura del bypass, il traffico sull’attuale ponte è stato interrotto da lunedì scorso. Lo stop alla circolazione è stato chiesto dalla stessa impresa Toto S.p.A. Costruzioni Generali per effettuare in sicurezza la connessione tra il nuovo ponte e il viadotto golenale. La circolazione riprenderà non appena finita la cerimonia di inaugurazione.
RISULTATI PROVE DI CARICO
“Venerdì 12 aprile 2024, alle ore 11, a San Benedetto saranno annunciati i risultati delle verifiche che verranno effettuate per sondare la possibilità di consentire il passaggio sul ponte nel nuovo assetto provvisorio anche ai mezzi di soccorso e agli autobus del trasporto scolastico” ha comunicato il presidente Bottani.
Per il passaggio di tutti i mezzi pesanti occorrerà invece attendere la conclusione dei lavori con anche la costruzione del ponte in golena per il quale si sta lavorando al bando e il cui cantiere dovrebbe prendere il via, come da cronoprogramma a gennaio 2026.