Ecco il nuovo parco del Te con 274 nuovi alberi e 16 stanze all’aperto. Palazzi: “rigenerare e riconnettere l’area”

Il progetto definitivo del Parco del Te mentre viene illustrato dall'architetto Bortolotti

MANTOVA – Il Parco del Te, una grande sfida ambientale che consentirà di far colloquiare l’area della villa giuliesca con la città ma anche di connettere le due regge gonzaghesche e i due ingressi del capoluogo. Il tutto dando ai mantovani uno spazio da vivere nel quotidiano con la possibilità di molteplici attività.
Questi alcuni dei concetti emersi stamani durante la presentazione del progetto definitivo del nuovo Parco del Te che il sindaco di Mantova Mattia Palazzi ha tenuto in diretta Facebook, affiancato dall’ architetto Emanuele Bortolotti, dello studio AG&P greenscape che lo ha realizzato, e in collegamento con il sindaco di Firenze Dario Nardella, da poco presidente di Eurocities, la più grande rete delle città europee.
E’ stata questa l’occasione per spiegare come il progetto sia sia arricchito mano a mano grazie al confronto continuo tra progettisti, Comune di Mantova, Soprintendenza e Unesco.

Cinque gli obiettivi fondamentali illustrati, ben riassunti nel layout del progetto riportato qui sotto

L’apertura del Parco verso Palazzo Te
L’asse centrale del parco, con le fontane e i giochi d’acqua, metterà in evidenza la palazzina liberty della Bocciofila
I mascheramenti: il progetto deve risolvere il problema della vista del retro dello stadio ma anche del piazzale della Bocciofila.
Il collegamento del sito di Palazzo Te al nuovo parco e alla città
La creazione all’interno del parco di quegli elementi che ne permettano l’utilizzo da parte dei cittadini.
A tal proposito ci sarà la riproposizione dell’anello del vecchio ippodromo, oggi rimasto come poco più che un segno a terra, dove la gente potrà passeggiare e correre. All’interno del parco ci saranno 16 stanze all’aperto dedicate a sport e bodycare, gioco e intrattenimento per bambini, cultura e didattica all’aperto, attività slow, e natura e contemplazione. Vi saranno poi due piazze circolari multifunzionali.

Porta delle Aquile
Il progetto porterà anche alla riqualificazione della Porta delle Aquile come nel rendering sotto riportato

Il verde
La realizzazione del nuovo parco del Te porterà alla piantumazione di 274 alberi (oggi ce ne sono 36), 1.400 metri di siepi, 620 metri quadri di arbusti, 955 metri quadri di roseti e 48 mila metri quadri di prato. “Un albero – ha spiegato il sindaco Palazzi – a seconda della specie e dell’età può mediamente assorbire e sottrarre dall’atmosfera, nel contesto urbano, tra i 10 e 20 kg di CO2 l’anno.
Diverse saranno le specie di alberi che verranno piantumati tra cui platani e carpini che, essendo molto alti, avranno la funzione di mascherare alcuni elementi, ad iniziare dallo stadio.

Fruibilità serale
Il nuovo parco sarà fruibile anche la sera visto che sarà tutto illuminato e videosorvegliato con 44 telecamere.

I costi
Durante la presentazione del progetto definitivo Palazzi ha ribadito come la gara che avrà per oggetto il nuovo parco avrà un importo lordo di circa 5 milioni di euro, la stessa cifra che il Comune di Mantova ha ottenuto dal Ministero dei Beni culturali proprio per la realizzazione della nuova area verde. “Ai cittadini mantovani la realizzazione di questo parco costerà zero euro” ha spiegato il primo cittadino che ha parlato anche della manutenzione: costerà meno di 2 euro al metro quadro, complessivamente 90 mila euro all’anno, in linea con i costi di manutenzione del verde della città.

Il sindaco di Firenze Nardella, nel complimentarsi con il progetto, ha spiegato come questo risponda in toto ai criteri di sviluppo urbano sostenibile dell’Agenda urbana europea approvata nel 2016.
Dopo di lui Palazzi, che aveva aperto la presentazione prima di dare la parola al progettista Bortolotti, ha concluso i lavori evidenziando come l’obiettivo di questo progetto sia quello di “rigenerare e riconnettere” un’area oggi “disordinata e anche per alcuni aspetti degradata.
“Siamo convinti che le città devono fare del verde uno degli strumenti fondamentali della sfida ambientale” dichiara Palazzi  che a proposito del parco aggiunge: “dovrà diventare un luogo straordinario in cui riuscire a vivere la vita all’aria aperta”.
“Immagino di gestire questo parco con le associazioni, con i giovani, e chissà che non riusciamo anche a creare così anche qualche posto di lavoro”.