MANTOVA – Oggi l’ultima seduta della Conferenza di Servizi per il rilascio dell’Autorizzazione Integrata Ambientale necessaria per l’attività della cartiera di Pro-Gest, finalmente senza inceneritore. Per chi come noi sostiene da sempre le ragioni del “No Inceneritore”, anche nelle fasi più aspre dello scontro politico cittadino, sarebbe sciocco non essere soddisfatti. Eppure dietro agli annunci trionfali c’è un rimosso grande almeno quanto uno “stadio di calcio fatto di cartaccia”. A parlare è l’Associazione eQual che prosegue sottolineando: ” Quattro anni in cui come cittadini, attivisti, medici e lavoratori abbiamo visto tutto e il contrario di tutto: ritiro di ricorsi, diffide per inizio di produzione senza autorizzazioni, accuse di promesse “sostanziali”, abusi edilizi (alcuni sanati semplicemente pagando delle multe), depositi di cartaccia arrivata dagli Stati Uniti, precarietà lavorativa e nessun rapporto con i sindacati. Senza dimenticare il teatrino della “imprescindibilità” dell’inceneritore, poi diventata un’offerta temporanea di dimezzamento della produzione e infine una rinuncia all’inceneritore pur di avere la massima capacità produttiva. Cosa dovremmo dire, inoltre, di una Conferenza di Servizi così delicata portata avanti durante la crisi Covid-19 con in mezzo ipotesi di reato come la gestione illecita di rifiuti, l’abuso d’ufficio e il falso ideologico? Dove non vi è alcuna traccia delle risposte alle osservazioni presentate da cittadini e organizzazioni?”
“Il presente ci mette davanti alla sfida ambientale e impone di coniugare lavoro e salute: per questo la vicenda cartiera è tutt’altro che finita. I nuovi investimenti industriali su Mantova devono essere rigorosamente basati su criteri di sostenibilità economica ed ambientale. Le possibilità sono molteplici, ma serve la volontà politica di creare e guidare il cambiamento”.