Ferrovie, Fit-Cisl: no all’esternalizzazione della manutenzione rotabili di Trenitalia

“Esprimiamo contrarietà rispetto a possibili ipotesi di affidare a terzi la gestione delle attività di manutenzione dei treni e dei mezzi di trazione di Trenitalia. Il modello consolidato, efficiente ed efficace mantenuto all’interno dell’azienda, è un valore aggiunto e non un mero costo organizzativo o produttivo” è quanto dichiara la FIT-CISL a margine della riunione del proprio Gruppo Tecnico Nazionale del settore Manutenzione rotabili di Trenitalia che si è riunito lo scorso 22 marzo per fare il punto della situazione, spiegando che: “Allo stesso modo, riteniamo fortemente penalizzante lo smantellamento di strutture dedicate ed altamente specializzate come la Direzione Tecnica. I rischi connessi ad una cessione di un core business così importante, quale la Manutenzione Rotabili, porterebbero a un indebolimento dell’intero ciclo produttivo dell’Impresa ferroviaria dedicata al trasporto di persone del Gruppo Ferrovie dello Stato Italiane. L’affidamento a terzi (formula molto in voga in passato ma che oggi mostra tutte le sue criticità e palesa tutti gli svantaggi per imprese strutturate come Trenitalia) qualora fosse ancora riproposto, oltre a determinare un impoverimento di un asset strategico, si rifletterebbe negativamente non solo nella perdita know-how aziendale di competenze professionali e di personale, ma sarebbe il preludio della perdita della capacità di presidio sia in un mercato con elevata concorrenzialità come quello dell’alta velocità sia nell’ambito del più ampio segmento del trasporto regionale. Tale perdita di capacità determinerebbe, conseguentemente, anche la perdita di governance sui processi, con il risultato di perdere il controllo anche sull’efficienza e sulla qualità finale dell’offerta commerciale”.
Invece che pensare di affidare le attività all’esterno – continua la nota – bisogna puntare ad un ragionamento che porti alla crescita e allo sviluppo interno, attraverso investimenti infrastrutturali negli impianti di manutenzione e nelle postazioni di lavoro, un rafforzamento del reticolo manutentivo anziché un ridimensionamento, formazione continua del personale, adeguamento degli organici e la costituzione di un’ Academy che, partendo dai noti bisogni di mobilità delle persone e di sostenibilità generale, sia in grado di fornire le specifiche tecniche ai costruttori per progettare treni sicuri, confortevoli, funzionali e gradevoli dal punto di vista del design interno e esterno. Altro elemento importante è legato alla crescita professionale e alla rivalutazione degli elementi retributivi del personale delle officine ed è questo uno degli aspetti fondamentali da affrontare col rinnovo contrattuale”.
“Per le ragioni sopra esposte, alla luce delle nostre numerose sollecitazioni, auspichiamo un rapido cambio di passo da parte dei vertici della società, in assenza del quale non esiteremo a rispondere attraverso azioni più concrete di mobilitazione” conclude la nota.