Fiasconaro (M5S): “Dal governo 80 milioni per la sanità pubblica lombarda”

MANTOVA – Saranno quasi 80 i milioni di euro per la sanità lombarda, messi a disposizione dal governo grazie al Decreto Legge 104 del 14 agosto. Le risorse fanno parte di un pacchetto nazionale di misure per un totale di quasi mezzo miliardo di euro (per l’esattezza 478 milioni), per l’abbattimento delle liste d’attesa.

“Per la Lombardia sono quasi 80 milioni di euro – dice il consigliere regionale del M5s Andrea Fiasconaro – che possono essere utilizzati per assumere personale fino alla fine di dicembre, auspicando che per queste risorse possano poi essere attivati i concorsi nel 2021 rendendo stabili gli incrementi del Fondo sanitario standard. Una misura molto importante -continua Fiasconaro – perché sarà possibile assumere personale a tempo determinato e permettere, al personale in servizio, di poter fare ricorso agli straordinari e si potranno utilizzare gli specializzandi all’ultimo anno per fare i referti. Con il Decreto Legge n. 104 del 14 agosto 2020 il Governo ha stanziato quasi mezzo miliardo di euro per l’abbattimento delle liste di attesa mediante misure di sostegno alla sanità pubblica fino al 31 dicembre 2020. Un intervento importante che deve essere adottato dalle Regioni per il rilancio della sanità pubblica e territoriale. Si tratta di misure che vanno in deroga alle limitazioni che sono state poste in questi anni nei confronti del personale. In questo modo le strutture ospedaliere pubbliche potranno essere utilizzate anche durante i fine settimana ottimizzando l’uso di apparecchiature e strumentazioni. In particolare si prevede un maggiore ricorso alle prestazioni intramoenia e la possibilità di assumere gli specialisti con forme di lavoro autonomo o di collaborazione coordinata e continuativa. Nel decreto nulla si dice, invece, su incrementi di budget, ventilati da AIOP – Confindustria e Regione Lombardia per la sanità privata che dovrebbero servire a finanziare l’aumento di CCNL. La scelta del Governo è di concentrarsi sulla sanità pubblica in ottica di ottimizzazione delle risorse mettendo una pezza, temporanea e, ci si auspica, definitiva sui drammatici tagli alla Sanità che sono stati una costante di chi ha governato dal 1992 ad oggi in Italia”, conclude Fiasconaro.