Gessi e tracciabilità: Zolezzi invita i parlamentari mantovani a votare l’emendamento al Decreto sostegni bis

spandimento reflui zootecnici

MANTOVA – Il deputato del M5S Alberto Zolezzi torna sulla questione spandimento fanghi e accusa l’assessore regionale Raffaele Cattaneo di non avere fatto abbastanza soprattutto per quanto riguarda la questione gessi e tracciabilità delli smaltimento degli stessi. Il parlamentare inviata, inoltre, i parlamentari mantovani a votare  l’emendamento al Decreto sostegni bis,  per migliorare la qualità di vita di migliaia di cittadini lombardi e di altre regioni e per tutelare le eccellenze agricole del nostro territorio
“L’assessore all’ambiente regionale Cattaneo confonde ammendanti, con minima percentuale di fanghi, con i correttivi legati all’indagine WTE dove, al contrario, ii fanghi possono costituire anche il 95% del volume – dichiara il deputato M5S – “I correttivi consentono in maniera truffaldina di smaltire fanghi di depurazione in enormi quantità (30 volte superiori ai fanghi di depurazione) e tutto questo dal 2010, quando Galan, da Ministro dell’agricoltura, escogitò questo sistema inserito nel decreto legislativo fertilizzanti (D.lgs 2010/75) che fa perdere le tracce dei fanghi una volta trasformati in correttivi secondo l’allegato 3 del dlgs in questione. Oggi – prosegue Zolezzi – anche in conseguenza del decreto Genova, che è la norma più restrittiva di tutta l’UE voluta fortemente dal sottoscritto per iniziare a cercare e limitare gli idrocarburi, si è passati dall’80% di ricorso ai gessi pre-decreto Genova al 95%. Chiaramente con finalità di smaltimento dei fanghi legata anche al “turismo dei rifiuti” che avviene verso regione Lombardia che autorizza nel piano regionale tutte queste amene attività “ricettive” da fuori regione. A Lonato abbiamo l’impianto di gessi più grande d’Europa. Cattaneo dice poi di aver sempre chiesto la tracciabilità dei gessi. In quali occasioni? Di sicuro non nel luglio 2018 quando regione Lombardia portò in Conferenza Stato-Regioni il tema dei fanghi a seguito della sentenza del Consiglio di Stato che aveva cassato i 10mila microgrammi di idrocarburi della delibera regionale lombarda. All’epoca Cattaneo e tutta la regione specificarono che il decreto legislativo 75/2010 “assolve in maniera esaustiva ai relativi obiettivi di qualità ambientale”. Alla faccia di volerlo modificare! Questi dati sono pubblici e facilmente verificabili. Dopo queste assurde dichiarazioni e dopo che il decreto Genova, Cattaneo e soci non hanno più portato il tema dei fanghi e della tracciabilità dei gessi nelle sedi istituzionali. Risulta la partecipazione ai tavoli in cui sotto il Ministro Costa si tentava di approvare la riforma del D.lgs 99/1992 (sui fanghi e non sui fertilizzanti) che comprendeva anche la tracciabilità dei gessi, ma Cattaneo e soci non hanno mai fatto neppure un comunicato di sostegno a questo testo. Lo stesso hanno fatto i ministri dell’agricoltura che si sono succeduti in questi ultimi due anni, da Centinaio a Bellanova, che non hanno mai concordato con tale testo di competenza sì ambientale, ma che interferiva con i fertilizzanti di competenza agricoltura. Quindi con ovvia necessità di concordanza. Questi sono i fatti finora. Bene che Cattaneo oggi affermi che i gessi vadano tracciati, non si è mai impegnato in tale senso ma prendo atto del cambio di parere. Faccio appello a tutti i parlamentari mantovani perché votino tale emendamento (al Decreto sostegni bis o successivi decreti), per migliorare la qualità di vita di migliaia di cittadini lombardi e di altre regioni e per tutelare le eccellenze agricole del nostro territorio”, conclude Zolezzi.

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