MANTOVA – “La storia non si cancella”, questo lo slogan della cerimonia in programma in occasione della seconda edizione della Giornata Nazionale in Memoria delle Vittime delle marocchinate. Anche a Mantova saranno commemorati 60.000 donne e uomini italiani violentati delle truppe coloniali francesi nel periodo 1943-1944. A Mantova l’appuntamento è per mercoledì 18 maggio alle ore 19.30 presso la Chiesa di San Sebastiano (Famedio) in via Giovanni Acerbi.
La manifestazione è organizzata dall’associazione nazionale vittime delle marocchinate, presieduta da Emiliano Ciotti, sodalizio che da tanti anni ricerca documenti e testimonianze su queste tragiche vicende e si avvale della collaborazione di un gruppo di avvocati, ricercatori storici, giornalisti e scrittori. Molti sono i Comuni che furono flagellati dal fenomeno degli stupri di guerra compiuti dai magrebini inquadrati nell’esercito d’oltralpe. Infatti, le violenze da parte dei coloniali francesi contro i civili italiani iniziarono con lo sbarco in Sicilia nel luglio 1943, proseguirono in Campania, nelle provincie laziali di Frosinone, Latina, Roma e Viterbo; in Toscana nel senese e nel grossetano e nell’isola d’Elba, per terminare alle porte di Firenze nel luglio 1944.
“Invito ad aderire alla manifestazione le associazioni, le amministrazioni comunali e i cittadini – dichiara Emiliano Ciotti, presidente nazionale ANVM e autore di libri sull’argomento – l’anno scorso, nonostante le restrizioni dovute alla pandemia, la manifestazione ha avuto un buon successo. Dobbiamo lanciare un messaggio forte – conclude Ciotti – affinché le vittime non vengano dimenticate e la commemorazione sia istituita con una legge dello Stato.”
In accordo con il Presidente Nazionale Emanuele Merlino, anche quest’anno il Comitato 10 Febbraio aderisce alla Giornata Nazionale in Memoria delle Vittime delle marocchinate.
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