PEGOGNAGA – Il ringraziamento del vescovo Marco Busca alle Suore Sacramentine, che da 84 anni esplicano attività educativa a Pegognaga, ha suscitato profonda commozione, al punto che qualche madre ha lasciato intravvedere una lacrima.
Nella pieve di San Lorenzo, dove il vescovo ha celebrato la messa per cogliere l’occasione di esprimere coram populo la gratitudine della diocesi per il bene profuso dalle religiose bergamasche nel Basso Mantovano in un lasso di tempo storico socialmente tribolato, periodo bellico e post bellico fino al post sisma tellurico, incisivamente difficile, nel quale i pegognaghesi hanno tratto il massimo vantaggio dalla loro opera e non di meno hanno potuto beneficiarne anche i quistellesi, tant’è che erano presenti vari ex fanciulli di quella scuola materna.
«Sono venuto qui – ha detto il vescovo – non perché le suore se ne vanno, ma perché sono state a Pegognaga e voglio tessere con voi il significato profondo del loro passaggio che ha segnato un solco indelebile di bene per l’intera comunità». Ha proseguito «Loro hanno dimostrato, direbbe Papa Francesco, la cultura dell’incontro. In tanti anni hanno inciso nella storia come costruttrici di coesione di questa comunità. Hanno permesso a centinaia di ragazzi di ricevere una crescita formativa, perché hanno attuato il loro motto che è “educare i piccoli con amore di madre”, coronando la loro azione con la conoscenza delle famiglie di ogni ragazzo, perché dietro ogni bambino c’è una storia». Ancora «C’è preoccupazione per la loro salute. Pegognaga per le Sacramentine farebbe i ponti. Alla comunità vorrei dire: date continuità al carisma delle Suore come passione educativa. Che qualcuno lo raccolga e lo faccia germogliare». A messa conclusa il sindaco Matteo Zilocchi rivolto alle suore ha sottolineato «Umiltà, generosità, creatività sono valori essenziali del vostro operato cristiano, che avete trasmesso a tante generazioni indistintamente». Ha partecipato anche il segretario del Pd Marco Carra.
Riccardo Lonardi
